La maggioranza lonatese difende la scelta dei Daspo ai No Tav

Solidarietà a Coldiretti e all'assessore Vanaria per gli attacchi dei No Tav

La maggioranza lonatese difende la scelta dei Daspo ai No Tav
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A due settimane dal caso dei Daspo urbani a tredici militanti No Tav, stavolta è la maggioranza lonatese a sostegno del sindaco Roberto Tardani a dire la sua.

Daspo "per garantire la Fiera"

Nel comunicato a firma Forza Lonato, Lega, Bocchio per Lonato e Noi con Lonato del Garda (le quattro liste di maggioranza in Consiglio) viene espressa solidarietà alla Coldiretti e condanna verso i No Tav che "volevano impedire all'associazione di promuovere un convegno aperto" sul Piano di sviluppo rurale regionale. "Il daspo è stato applicato per garantire il sereno svolgimento della Fiera, visto che questi democratici cittadini, abbandonando l'aula, riferivano che "non sarebbe finita" con quella protesta".

Solidarietà all'assessore Vanaria

La maggioranza prende le difese del collega Roberto Vanaria, assessore alla Polizia locale accusato dai No Tav di averli attaccati e spintonati: "Non solo non ha aggredito il pubblico presente, ma è stato lui stesso vittima di aggressione fisica e verbale". Vanaria, a margine del consiglio di martedì, aveva commentato: "Non ho "mosso le mani", nella maniera più assoluta. A Lonato abbiamo sempre concesso le sale civiche ai No Tav, loro invece volevano impedire il regolare svolgimento di una conferenza".

FI, Lega e le due civiche chiudono difendendo lo spostamento delle aree di cantiere Tav da Campagna al Lavagnone, pensato per diminuire i disagi alla cittadinanza e in particolare alla frazione durante i lavori (le minoranze ne avevano chiesto il ritiro, a causa del sequestro di circa 18mila metri quadri di area di cantiere da parte dei Carabinieri forestali per possibile smaltimento illecito di rifiuti).

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