Ad Adro due liste della lega e forfait del centrosinistra

Con la presentazione di due liste del Carroccio, sfuma il pericolo del commissariamento costituito da un'eventuale mancanza del raggiungimento del quorum. Ma che fine ha fatto il Centrosinistra?

Ad Adro due liste della lega e forfait del centrosinistra
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Presentata una seconda lista della Lega per "occupare spazi politici". Il Centrosinistra ha dato forfait.

Presentata una seconda lista della Lega

Hanno aspettato fino alle 11.55 di ieri, sabato, allo scadere ultimo dei termini per depositare le liste elettorali. E quando non hanno visto arrivare nessuno dalle fila dell'opposizione di Centrosinistra, hanno presentato una seconda lista del Carroccio. Ad Adro quindi in corsa alle Amministrative ci sono l'attuale sindaco Paolo Rosa, con il suo vice ed ex sidnaco Danilo Oscar Lancini, alcuni "veterani" e alcuni giovani, e Marco Menassi con la lista "Adro" composta da militanti di diversi Comuni della zona e in cui spicca anche il sindaco uscente di Coccaglio, Franco Claretti.

L'opposizione e il Centrosinistra ha dato forfait e ad Adro la Lega avrà tutte le poltrone del Consiglio comunale.

Il pericolo del quorum

Con la presentazione di due liste del Carroccio, sfuma il pericolo del commissariamento costituito da un'eventuale mancanza del raggiungimento del quorum. Diversamente da Erbusco, dove la lista in campo sarà soltanto una, ma l’elezione di Ilario Cavalleri non sarà automatica, ad Adro la Lega si è assicurata tutte le poltrone del Consiglio Comunale.

Con una sola lista, infatti, ai seggi si sarebbe dovuto recare almeno il 50 per cento degli aventi diritto al voto e la lista avrebbe dovuto catalizzare il 50 per cento dei voti, pena il commissariamento. La norma di riferimento è l’articolo 71, comma 10, del Decreto legislativo 267 del 2000. “Ove sia stata ammessa e votata una sola lista, sono eletti tutti i candidati compresi nella lista, ed il candidato a sindaco collegato, purché essa abbia riportato un numero di voti validi non inferiore al 50 per cento dei votanti ed il numero dei votanti non sia stato inferiore al 50 per cento degli elettori iscritti nelle liste elettorali del Comune. Qualora non si siano raggiunte tali percentuali, la elezione è nulla”. Insomma, pericolo scampato e dominio incontrastato della Lega.

Una candidatura "di servizio"

"Nel momento in cui abbiamo saputo che il Pd si era spaccato abbiamo fatto due liste Lega, in modo da avere in Consiglio tutti militanti - ha spiegato Franco Claretti - Nel momento in cui abbiamo visto che c'era necessita eravamo pronti con la lista Adro. Sono spazi politici che siamo andati ad occupare, non con prepotenza, ovviamente: abbiamo aspettato fino alle 11.55 di ieri, sabato, per depositarla. Con una Giunta Lega da vent'anni e un candidato alle europee del Carroccio non si può non avere una lista di sinistra che faccia opposizione e si prenda degli spazi politici. E' bello fare i proclami, ma poi bisogna matterci la faccia. E' una candidatura di servizio richiesta dalla Lega, per occupare spazi politici per chi non è stato in grado di occuparsene". Stupiti anche i leghisti, insomma, della mancata presenza del Centrosinistra, di una civica o di una lista di partito che fosse.

Il segretario del Pd: "Siamo rimasti senza lista"

"Han voluto correr dietro a civici e siamo rimasti tutti senza lista - così ha commentato il segretario del Pd di Adro, Silvio Ferretti - Per la lista si è giocato a ciapa-no per la candidatura di sindaco. Tutti a mandare avanti gli altri. Per evitare questi problemi nel futuro, nel 2024 mi candido io. Se si troverà una candidatura in grado di riscuotere consenso più ampio, bene. Altrimenti porteremo a casa almeno 4 consiglieri di minoranza".

Congelate le dimissioni di Ferretti da segretario del Partito democratico. Per lui sono state "vere e doverose, visto che non si è riusciti a presentare una lista".

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