Minima lavorazione in agricoltura: incontro a Remedello

Garbelli: "Ho chiesto all’assessore regionale Rolfi di proseguire nell’incentivare la minima lavorazione attraverso il Piano di sviluppo rurale".

Minima lavorazione in agricoltura: incontro a Remedello
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Minima lavorazione in agricoltura: questa mattina si è svolto l'incontro a Remedello cui hanno partecipato anche i vicepresidenti di Confagricoltura Brescia, Oscar Scalmana e Giovanni Garbelli.

Minima lavorazione in agricoltura: incontro a Remedello

Si è svolto questa mattina a Remedello, abbinato alla gara di motoaratura, un convegno organizzato dall’associazione gruppo Patabolik, dedicato al tema della minima lavorazione in agricoltura. All’incontro hanno partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, il consigliere regionale Francesca Ceruti, il professor Vincenzo Tabaglio dell’Università Cattolica di Piacenza e i vicepresidenti di Confagricoltura Brescia, Oscar Scalmana e Giovanni Garbelli.

Garbelli: "Questa pratica rappresenta il futuro"

Proprio Garbelli, anche vicepresidente di Confagricoltura Lombardia, è intervenuto per sottolineare la posizione dell’organizzazione nei confronti della minima lavorazione. “Riteniamo che questa pratica rappresenti il futuro, perché consente di realizzare quella sostenibilità ambientale che ci viene richiesta dalla Politica agricola comune, specialmente da quella che si sta delineando per gli anni post 2020, e anche dai consumatori, sempre più attenti alla tutela del territorio - ha dichiarato Garbelli - Proprio per questo  ho chiesto all’assessore regionale Rolfi di proseguire nell’incentivare la minima lavorazione attraverso il Piano di sviluppo rurale, sostenendo sia chi si avvicina per la prima volta a questa metodologia sia chi prosegue in questa pratica virtuosa".

Il vicepresidente di Confagricoltura ha concluso ringraziando i promotori del convegno (Brescia e Lombardia), "perché ci hanno consentito di mettere in luce come le imprese agricole innovano e guardano al futuro con un occhio rivolto proprio alla conservazione e alla difesa dell’ambiente: non dimentichiamo mai che gli agricoltori sono i primi custodi del nostro territorio”.

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