La Coar verso il fallimento

Un'altra azienda in crisi: si tratta della Coar di Porzano di Leno con 25 posti di lavoro ora in bilico

La Coar verso il fallimento
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La Coar verso il fallimento

La Coar verso il fallimento. Un'altra azienda metalmeccanica della Bassa bresciana al capolinea e altre famiglie che ora rischiano di andare allo sbaraglio. La ditta di Porzano, nata negli anni Settanta,  specializzata nel settore della fabbricazione accessori per serramenti in alluminio. La settimana scorsa infatti la proprietà ha depositato i libri contabili in Tribunale come dichiarato dall’associazione di categoria Api industria. All’incertezza retributiva si aggiunge quella occupazionale per i 25 dipendenti della ditta.

Una crisi che dura da qualche anno

"Dopo sei anni di sofferenza, dove sono stati utilizzati tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione, la proprietà si è arresa e ha consegnato i libri in Tribunale che, salvo imprevisti, porterà un'altra azienda storica al fallimento, e di conseguenza altre famiglie senza lavoro" si legge nel comunicato stampa della Fiom.  Infatti ora "i lavoratori sono a casa in attesa di essere licenziati e della sentenza di fallimento, senza la certezza di essere pagati anche se l’azienda ha sempre dichiarato, che finché i lavoratori non verranno licenziati, saranno a suo carico dal punto di vista economico". Una situazione che dura da qualche anno, legata anche alla crisi del settore edilizio. Lo scorso settembre Fim Cisl e Fiom Cgil avevano infatti sottoscritto con la «Coar srl», un contratto di solidarietà della durata di un anno. Questo aveva implicato una riduzione media dell’orario di lavoro del 60%.  Ora però scaduto il contratto, è stata avviata la procedura per la richiesta di fallimento.

Altri posti di lavoro in bilico

Lo stesso sindacato dei metalmeccanici ha evidenziato come nella Bassa bresciana rischiano di aggiungersi altri disoccupati alla già difficile situazione occupazionale. Diversi i precedenti fallimenti nella zona: la «Alnor» (145 dipendenti) sempre a Porzano, la «Al-tra» (55 dipendenti), «Verola Cicli ex Yakari» (65 dipendenti), «ex Rotal» (35 dipendenti) e infine circa 25 dipendenti della «Italghisa» storica azienda di Bagnolo Mella.

Commenti
pablo

gente da mettere in galera,ladri invisibili fanno danni e scompaiono come nulla fosse a rimetterci solo la povera gente onesta

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