Truffatore in azione a Lonato arrestato dai carabinieri

E' stato tradito dalla sua ingordigia: nei giorni precedenti aveva messo a segno un colpo ed è stato riconosciuto

Truffatore in azione a Lonato arrestato dai carabinieri
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Aveva messo a segno un colpo simile nei giorni precedenti e così quando si è ripresentato, seppure sotto altre spoglie, è stato riconosciuto permettendo ai carabinieri di arrestare il truffatore.

Il tentativo

L’uomo, un vero professionista della truffa, con tanto di documenti falsi d’identità e precedenti specifici, collezionati tra Treviso Livorno e Brescia, si è presentato giovedì sera  al centro commerciale di Lonato del Garda, chiedendo di acquistare cellulari ed altro materiale elettronico che, a suo dire, avrebbe pagato mediante finanziamento richiesto
presso il negozio stesso. Un piano tanto semplice quanto, spesso, efficace. Peccato che a tradire il truffatore sia stata la sua... ingordigia. L'uomo, infatti, è stato riconosciuto dal personale addetto alla sicurezza in quanto, alcune
settimane prima, si era presentato seppure con nome e documenti diversi chiedendo la stessa operazione: nell'occasione era stato invitato a ritornare con ulteriori documenti, ma era sparito e non rispondeva nemmeno al cellulare.

Il riconoscimento

Questa volta, il personale del centro commerciale ha avvisato subito i carabinieri di Lonato che giunti sul posto lo hanno colto mentre era ancora nell’apposita saletta del negozio, in attesa dell’erogazione del finanziamento che sarebbe andato a carico di una  persona inesistente, ma avrebbe permesso di prelevare subito i cellulari e gli altri prodotti scelti. Sottoposto al controllo, ha esibito ai Carabinieri i documenti già presentati all’impiegato dell’ufficio finanziamenti, ma i controlli  lo hanno smentito. Gli ulteriori accertamenti hanno, infatti, permesso di rivelare la vera identità di del trentenne napoletano alla fine arrestato per l’uso dei documenti falsi: carta d’identità, tesserino sanitario e persino l’ultima busta paga, emessa da una azienda del Mantovano. Dopo aver trascorso la notte nella camera di sicurezza della caserma , l’uomo è stato portato in Tribunale a Brescia e il gip ha convalidato l’arresto e, su richiesta della difesa, rinviato le fasi processuali successive disponendo l’obbligo di dimora a Napoli e di firma ogni 4 giorni presso un comando dei Carabinieri partenopeo. Intanto proseguono le indagini per verificare quali altre truffe siano state commesse dal trentenne.

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