Sfruttamento manodopera clandestina: sequestrati 2mila capi di abbigliamento per un valore di oltre 400mila euro

Giacigli improvvisati e alimenti tra le macchine da cucire: chiuso laboratorio tessile e arrestato un cittadino cinese.

Sfruttamento manodopera clandestina: sequestrati 2mila capi di abbigliamento per un valore di oltre 400mila euro
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Sfruttamento manodopera clandestina: chiuso l’ennesimo laboratorio tessile e arrestato un cittadino cinese di 40 anni.

Sfruttamento manodopera clandestina

Giacigli di fortuna ricavati nel capannone, con cartoni e compensato a fare da tramezze, in un intrigo di minuscole stanzette, bagni, cucina, il tutto accanto alle macchine da cucire. Anche in questo caso, come ormai è consuetudine, gli operai lavoravano e abitavano in promiscuità e in condizioni igieniche discutibili. Lo scenario è sempre lo stesso, è l’interno di un laboratorio tessile cinese, laboratorio dove viene regolarmente sfruttata la manodopera clandestina, cioè sottopagata e fatta lavorare anche per dodici-quattordici ore al giorno.

Il blitz in nottata

Questa volta i Carabinieri di Guidizzolo, Goito e Castel Goffredo, in collaborazione con il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Mantova e con il personale dell’Inail e Inps, hanno scelto le ore 22 di ieri sera per far scattare il blitz, tanto da rendere imprevedibile e più fruttuosa l’azione di controllo. L’attività era stata avviata all’interno di un capannone situato in via Ca Morino a Medole, dove Y. Y. 40enne cinese gestiva il laboratorio per il confezionamento di abbigliamento. I militari insieme al personale di Inail e Inps sono piombati all’interno del capannone, scatenando il solito scompiglio generale tra gli operai che, nel tentativo di sottrarsi al controllo, hanno cercato, invano, di raggiungere le varie uscite dello stabile, già preventivamente cinturato dai militari.

All’interno del laboratorio sono stati sorpresi al lavoro 8 operai, di cui 7 in regola con i documenti, ed uno irregolare sul territorio nazionale e quindi clandestino. Il titolare dell’attività è stato quindi arrestato per sfruttamento di manodopera clandestina e contestate le violazioni amministrative relative ai contratti di lavoro e alla tenuta dei registri, agli abusi edilizi riguardanti i muri divisori, le stanze, i bagni realizzati all’interno del capannone senza alcuna autorizzazione.

Arresto e attività sospesa

Nei confronti di Y.Y. 40enne cinese, titolare dell’attività è quindi scattato l’arresto per il reato di sfruttamento di manodopera clandestina. I Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro hanno inoltre adottato un provvedimento di sospensione dell’attività oltre alla contestazione delle previste violazioni amministrative ancora in fase di quantificazione.

Sequestrati 2mila capi di abbigliamento

L’immobile, le postazioni di lavoro costituite da macchinari per il taglio delle stoffe e per la cucitura e tutti i capi di abbigliamento – circa 2000 – quelli rinvenuti, per un valore complessivo che supera i 400mila euro, sono stati sottoposti a sequestro. L’operazione di questa notte, come peraltro tutte quelle svolte sino ad ora, rientrano nell’ambito delle attività della “task force” voluta dal Prefetto e dal Comando Provinciale dei Carabinieri per il contrasto del lavoro nero e coordinata dal Maggiore Simone Toni.

L’arrestato, trattenuto dai Carabinieri a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, comparirà questa mattina davanti al Tribunale di Mantova nel rito direttissimo già domattina, mentre nei confronti del clandestino sono scattate le procedure di espulsione da parte della Questura di Mantova.

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