Omicidio nel milanese: uno dei killer arrestato a Manerbio VIDEO

Uno dei due arrestati è Edoardo Sabbatino, residente nel bresciano.

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Due persone arrestate per l’omicidio di Cernusco. I killer di Donato Carbone, ucciso il 16 ottobre nel box del suo appartamento di via Don Milani, hanno un nome e uno è bresciano.

Omicidio di Cernusco, due arresti

Stamattina, martedì 19 novembre 2019, nelle province di Milano e Brescia, i Carabinieri del Comando Provinciale di Milano, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Milano su richiesta della locale Procura, nei confronti di due italiani, pregiudicati, ritenuti responsabili dell’omicidio aggravato in concorso di Donato Carbone.

Le indagini hanno consentito di individuare in una prima fase il mandante e successivamente l’esecutore materiale, nonché di inquadrare il movente nell’ambito di controversie insorte nello svolgimento di attività illecite di natura economica-ritorsiva degli indagati e nelle quali era coinvolta anche la vittima.

I due arrestati e le indagini

I due arrestati sono Edoardo Sabbatino, classe ’61, residente a Manerbio, identificato come l’autore materiale del delitto, e Leonardo La Grassa, classe 1947, colognese, il mandante.
Decisive per le indagini sono state le immagini delle telecamere della zona. I carabinieri hanno analizzato i filmati del territorio a lungo e hanno notato che i due avevano fatto un sopralluogo in via Don Milani il giorno prima del delitto. Quando invece Carbone è stato ucciso erano presenti entrambi, con due auto differenti. Dopo gli spari si sono dati alla fuga, ritrovandosi in un bar di Cologno, dove hanno abbandonato l’auto del killer, rubata un mese prima nel Bresciano. E' coinvolta anche una terza persona: il mediatore è infatti di Roncadelle. Ha fatto da tramite tra il mandante e il killer.

I militari dell’Arma hanno controllato poi tutte le auto e le targhe in uscita da Cologno, e sono arrivati ai due. Che si erano anche sbarazzati delle due pistole (una era stata portata per sicurezza) nel Naviglio.

I due uomini si trovano ora a San Vittore, ma le indagini proseguono per scoprire l’effettivo movente del delitto.

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