Omicidio Flero, il racconto della giornata

Cosimo Balsamo ricercato. Immediato il dispiegamento di forze tra Brescia, Bergamo, Milano e Monza Brianza per cercare di intercettare l'assassino 62enne alla guida della Bmw x5 nera, indiziato di omicidio aggravato.

Omicidio Flero, il racconto della giornata
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E' stata una lunga giornata quella iniziata con i colpi di fucile a Flero, contro l'imprenditore Elio Pellizzari, 78 anni, e  Giampietro Alberti, 75 anni.

Omicidio Flero

Alle 10.50 Cosimo Balsamo, 62enne di Roncadelle, si è presentato nell'azienda SGA di Flero con un fucile. Ha suonato e non lo hanno fatto entrare. A quel punto ha scavalcato i cancelli e si è introdotto nell'azienda. Cercava Elio Pellizzari. Il motivo si è capito poco dopo: voleva ammazzarlo.

Balsamo ha sparato a Pellizzari, 78 anni, che è morto sul colpo, e ha ferito anche un 75enne, Giampietro Alberti. Immediata la chiamata al 118 e l'arrivo dei soccorritori, con due ambulanze da Flero e una da Ospitaletto, e dei carabinieri. Ma ormai l'indiziato era già in fuga su una Bmw nera x5 sottratta ai proprietari dell'azienda.

Mentre Alberti veniva portato in Poliambulanza, sono arrivati a Flero la pm Enrica Battaglia e il colonnello Luciano Magrini, comandante provinciale di Brescia.

Nel frattempo è iniziata la corsa contro il tempo per trovare l'uomo.

La testimonianza del nipote del ferito

"Ha suonato il citofono con il fucile e le cartucce in mano - ha raccontato poco dopo il nipote di Alberti, Giampietro Strada, titolare della SGA - Non abbiamo aperto e lui ha scavalcato la ringhiera ed è entrato. Sotto minaccia abbiamo dovuto chiamare una persona al telefono, quando si è presentato gli ha sparato". Era Pellizzari.

L’uomo sarebbe entrato nell’azienda e avrebbe urlato “Mi avete rovinato” prima di sparare e poi darsi alla fuga.

Chi era Cosimo Balsamo

62 anni, era orginario delle provincia di Brindisi ma da anni abitava in provincia di Brescia, più precisamente a Roncadelle.

Era stato infatti coinvolto, e probabilmente condannato, in un procedimento penale.

L'uomo era salito sul Tribunale di Brescia il 9 gennaio scorso, poco prima dell'apertura degli uffici. Aveva inscenato una protesta e affisso cartelloni. Aveva chiesto giustizia ed è rimasto lì per diverse ore, minacciando anche di buttarsi. Questo il testo di uno dei cartelli: “Se la legge è uguale per tutti chiedo giustizia all’ingiustizia subita. La confisca applicatami è illegittima in origine. Chiedo un processo equo come è stato fatto per il mio coimputato”.

 

In fuga verso Vobarno, dove ha ucciso ancora

omicidio flero, luogo del delitto a Vobarno

Immediato il dispiegamento di forze tra Brescia, Bergamo, Milano e Monza Brianza per cercare di intercettare l'assassino 62enne alla guida della Bmw x5 nera, indiziato di omicidio aggravato.

Alle 12.40, circa due ore dopo l'omicidio di Flero, ecco un'altro assassinio. Ad allertare gli inquirenti è stato un codice rosso a Vobarno: un imprenditore 61enne ha perso la vita.

Anche quest'uomo era una vecchia conoscenza di Balsamo.

L'ultimo viaggio verso Azzano

L'uomo ha poi ripreso la sua fuga arrivando ad Azzano. Qui, nel parcheggio di un supermercato, il Family Market, si è tolto la vita, sparandosi mentre si trovava ancora a bordo dell'auto.

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