Non ha ancora un nome il corpo senza vita riemerso dal lago

Potrebbe anche essere finita in acqua da una delle due sponde sebine, per poi essere finita a Montisola trasportata dalle correnti.

Non ha ancora un nome il corpo senza vita riemerso dal lago
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Non ha ancora un nome il corpo senza vita riemerso dal lago. Si attende l'esito dell'autopsia, che verrà svolta nelle prossime ore al Civile.

Non ha ancora un nome il corpo senza vita riemerso dal lago

Decisiva per le indagini sarà l'autopsia disposta dal sostituto procuratore sulla salma della donna riemersa dalle acque del lago d'Iseo a Montisola sabato sera.

Il cadavere, avvistato a circa 10 metri dal porto di Carzano da alcuni passanti all'ora di cena, era in evidente stato di decomposizione, segno che si trovava in acqua da giorni. Stando all'esame effettuato sul posto dal medico legale, è stata rilevata una ferita all'anca, che potrebbe essersi prodotta anche post mortem. Per il momento quello di Montisola resta un giallo e indagano i carabinieri della stazione di Marone, intervenuti sabato sera sull'isola, e della compagnia di Chiari. I militari stanno vagliando le denunce di scomparsa della provincia di Brescia e di Bergamo, dato che la donna potrebbe anche essere finita in acqua da una delle due sponde sebine e poi essere stata trasportata a Montisola dalle correnti.

Non aveva con sé documenti

Al momento del ritrovamento la salma, di una donna presumibilmente sulla quarantina, aveva indosso abiti sportivi. Non aveva però con sé alcun documento e al momento gli inquirenti non sono ancora riusciti a dare un nome al cadavere rinvenuto dalle acque sabato sera.

Al momento non si esclude nessuna pista: a far maggior luce sul mistero sarà l'esame autoptico che verrà effettuato nelle prossime ore al Civile.

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