Miro Bonetti La commemorazione al Famedio di Brescia

Un momento per ricordare l'ex segretario dell’Unione Provinciale dell’Artigianato.

Miro Bonetti La commemorazione al Famedio di Brescia
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Oggi, al cimitero di Brescia, verrà ricordato Miro Bonetti, storico membro di Confartigianato.

La commemorazione

Oggi, secondo una consuetudine inaugurata due anni fa, al Famedio del Cimitero Vantiniano di via Milano si terrà la cerimonia di commemorazione di 18 illustri cittadini. Questi andranno ad iscriversi agli altri già presenti e meritevoli di far parte del Pantheon dei bresciani. Qui saranno ricordati per il loro impegno nei più diversi ambiti della vita sociale, economica e culturale della città. Un riconoscimento importante fatto dall'Amministrazione comunale che ha dimostrato una grande sensibilità.

Miro Bonetti: un grande uomo

Miro Bonetti
Miro Bonetti

La scelta del Comune ancora una volta coinvolge la grande famiglia di Confartigianato. Tra loro
quest’anno c’è infatti Miro Bonetti, che per lunghi anni è stato segretario dell’Unione Provinciale
dell’Artigianato. Originario di San Gervasio Bresciano, con solide radici nella Bassa bresciana, ha partecipato alla tragedia della guerra in Albania e in Grecia prima di dedicare tutta la sua vita al lavoro, alla passione politica e all'impegno sociale. Dopo l’incontro con il Professor Ugo Vaglia, da giovane ragioniere lo affianca sino alla nomina, nel 1950, a Segretario dell’Unione. Era un uomo di grande operosità e generosità, che giustamente gli valsero l’onorificenza di Cavaliere Ufficiale al merito della Repubblica.

Il ricordo di Eugenio Massetti

Ora, al fianco di Vaglia, è tornato meritevolmente Miro Bonetti. "Lo voglio ricordare per la sua particolare attenzione alle allora categorie più deboli: ai sarti, parrucchieri, tassisti per citarne qualcuna - ha affermato Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia - Con impegno costante difese e rappresentò le istanze degli artigiani e del lavoro con fermezza e coerenza, come riportato in moltissime battaglie sindacali. Nonostante siano passati trent’anni dalla sua morte, il suo esempio e la sua saggezza sono attuali come non mai. Possiamo solo avere un poco di nostalgia per la mancanza oggi di persone che per la loro qualità di uomini prima, e il loro totalizzante impegno nella vita associativa poi, hanno dato e continuano a dare concreto esempio a tutti noi".

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