"Festini hot": coppia bresciana arrestata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione

I coniugi organizzavano almeno quattro incontri al mese, pubblicizzati sui siti internet “a luci rosse”, che avevano luogo in diverse città del Nord Italia.

"Festini hot": coppia bresciana arrestata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione
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I Carabinieri di Brescia, coordinati dalla Procura, hanno arrestato, in flagranza di reato una coppia bresciana, marito e moglie, ritenuti colpevoli dei reati di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

"Festini hot": coppia bresciana arrestata per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione

L’indagine è stata condotta con metodi tradizionali, ovvero con servizi di osservazione a distanza e raccolta di informazioni. Come ricostruito dagli inquirenti, i coniugi, allo scopo di trarre profitto dall’attività di meretricio di alcune donne da loro appositamente reclutate, organizzavano almeno quattro incontri al mese, pubblicizzati su noti siti internet “a luci rosse”, che avevano luogo in diverse città del Nord Italia, tra cui Brescia, Padova, Vicenza e Verona.

Il prezzo per partecipare ai festini

150 euro: era la somma che ogni cliente, al momento dell’ingresso, doveva pagare per partecipare al “festino”. Ogni evento poi, si divideva in due sessioni, una pomeridiana e una serale, per accogliere un maggior numero di clienti.

30 euro: a cliente era invece il compenso che spettava alle “amiche”, tutte donne italiane, che spesso accettavano per motivi di precarietà economica.

I Carabinieri, che hanno monitorato più di otto incontri negli ultimi due mesi, hanno anche avuto modo di accertare e provare che la coppia, con modalità para-imprenditoriali, oltre a reclutare le donne, si occupava di pubblicizzare gli eventi anche mediante un vero e proprio sito internet da loro gestito, nel quale venivano inserite anche le fotografie delle “amiche”. I coniugi provvedevano anche a ricercare le “location” degli incontri, approntare un piccolo buffet per i partecipanti e mantenere i contatti con i clienti, ai quali veniva offerto anche supporto logistico in caso di necessità.

Raccolto un quadro indiziario idoneo e con l’occasione di una festa organizzata a Brescia, i militari hanno deciso di intervenire per cogliere in flagranza i due coniugi. L’intervento, condotto durante il pomeriggio in un appartamento di Brescia 2, ha permesso di irrompere proprio mentre sei clienti e due “amiche” stavano consumando dei rapporti sessuali. A seguito di perquisizione sono stati sequestrati sul posto circa 2000 € nonché un’agenda usata dalla coppia per annotare i dati dei clienti.

La perquisizione è stata poi estesa all’indirizzo di residenza dei coniugi, non molto distante, dove sono state rinvenuti e sequestrati, in quanto ritenuti di provenienza illecita o comunque utili per le indagini, le somma di circa 20.000 Euro, 1000 Dollari e numeroso materiale informatico.

Tutti i partecipanti, la coppia e le due “amiche”, dopo il blitz, sono stati accompagnati in caserma per gli accertamenti di rito. Le dichiarazioni delle donne, in particolare, oltre a confermare l’ipotesi investigativa, hanno fornito ulteriori elementi che non hanno lasciato dubbi agli inquirenti circa le responsabilità dei coniugi che sono stati arrestatati.

Trascorsa la notte agli arresti domiciliari, si è tenuta ieri l’udienza di convalida, ad esito della quale il GIP del Tribunale di Brescia, accogliendo in pieno le risultanze investigative degli inquirenti, ha convalidato l’arresto e applicato in capo ai due l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

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