Controlli a tappeto nel tessile cinese

A San Martino dall'Argine e Sabbioneta i Carabinieri trovano due lavoratori in nero e diverse irregolarità

Controlli a tappeto nel tessile cinese
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Trovano due lavoratori in nero e diverse irregolarità presso due aziende tessili gestite da cinesi. Questo accade nei comuni di San Martino dall’Argine e Sabbioneta, in seguito a un blitz dei Carabinieri di mercoledì mattina.

Il controllo è stato fatto, precisamente, dal nucleo Carabinieri di Viadana e di Castiglione delle Stiviere, in coordinazione con l'Ispettorato del Lavoro di Mantova e l’INPS. Inoltre, dall'ATS di Viadana e dall’ufficio tecnico dei Comuni di San Martino dall’Argine e di Sabbioneta.

Le due attività tessili cinesi

Le due attività tessili, gestite da cittadini cinesi, si trovano nelle rispettive zone artigianali dei due paesi.

Denunciato a piede libero il titolare di quella di Viadana, per l’installazione abusiva di un impianto di videosorveglianza. Inoltre, per aver usufruito dell’opera di un cittadino straniero non regolarmente assunto. Invece in San Martino dall’Argine è stato denunciato a piede libero il titolare di un’impresa edile che effettuava lavori nell'azienda, con un cittadino non regolarmente assunto. Gli uffici tecnici dei due Comuni e l’ATS di Viadana valutavano inoltre violazioni edilizie e igieniche, oltre che di sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sanzioni amministrative

Le sanzioni amministrative per i due casi sono di 45mila euro a Sabbioneta, di 10mila euro a San Martino dall'Argine.

L'opinione del colonnello Federici

Si esprime favorevolmente all'operazione il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Mantova, Colonnello Fabio Federici. Il colonnello loda i colleghi "per la brillante operazione di servizio e per i positivi obiettivi conseguiti, finalizzati a contrastare le situazioni lavorative irregolari, che comportano una drammatica alterazione del mercato tessile. E che portano troppo spesso a svantaggiare le aziende oneste che rispettano in primis le leggi sul lavoro, ma anche la dignità degli stessi lavoratori".

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