Condannato per aver ucciso i gatti a Quinzano, ricorrerà in appello

Ha intenzione di ricorrere in appello

Condannato per aver ucciso i gatti a Quinzano, ricorrerà in appello
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Condannato a pagare 12mila euro di spese legali e 2mila alle associazioni animaliste, Luigi Baselli perde il processo: «Ma ricorrerò in appello».

Condannato per aver ucciso i gatti, ricorrerà in appello

E’ stato accusato di aver ucciso i gatti dei parenti per esserci passato poi sopra con il trattore più volte e di aver fatto stalking passando più volte davanti alla sua abitazione, strombazzando con il clacson e alzando polvere.
Per questo il giudice l’ha ritenuto colpevole e ha stabilito, nell’udienza di lunedì, il risarcimento economico e un anno e otto mesi senza condizionale.
Una pena severissima, anche se non è quella che avevano richiesto i suoi parenti, ma certo lui non si arrende e ha intenzione di ricorrere immediatamente in appello.
«Non accettiamo la sentenza e siamo rimasti stupiti e allibiti dalla condanna - ha fatto sapere, insieme alla moglie - E’ una sentenza per noi inammissibile e basata solo su “suggestioni”, “impressioni” e come ha detto giustamente l’avvocato Alberto Sapaticci nella sua arringa: “il processo ha una matrice probatoria e le prove bisogna produrle”. Le prove in un processo devono essere documentali. Non è stato altro che la continuazione dell’altro processo dove c’è stata una piena assoluzione “perché il fatto non sussiste”. Ma siamo fiduciosi e vogliamo credere che la giustizia esista veramente e che trionfi, quindi ricorreremo all’appello».

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