Il Comune di Lonato chiede di riattivare l'autovelox

Si tratta della doppia postazione fissa situata ai due accessi della galleria di San Zeno

Il Comune di Lonato chiede di riattivare l'autovelox
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Il Comune di Lonato chiede di riattivare l'autovelox.

La richiesta

E' stata inoltrata la richiesta da parte del Comune di Lonato alla Prefettura per la riattivazione delle apparecchiature di controllo della velocità stradale. Il tratto di strada in questione è la provinciale Padana Superiore-Variante di Lonato d/G. La doppia postazione fissa, che era situata ai due accessi della galleria di San Zeno, in territorio lonatese, è stata rimossa  in seguito al decreto emesso dalla Prefettura di Brescia lo scorso 29 dicembre, che ha sospeso il funzionamento dell’autovelox. Il motivo?  La “ridotta incidentalità” riscontrata all’interno del tunnel.

Il sindaco

È preoccupato per  la sicurezza stradale e la salute pubblica il sindaco di Lonato del Garda, Roberto Tardani: «Secondo i dati – afferma– la riduzione degli eventi dannosi negli ultimi dieci anni è dovuta proprio all’esistenza delle due apparecchiature di verifica della velocità, grazie alle quali le condizioni di pericolosità della galleria sono rimaste inalterate negli ultimi anni. Il rischio è che,senza autovelox, riaccadano incidenti mortali come in passato." Ricorda ancora Roberto Tardani: «Dal 2007, con l’installazione dell’autovelox all’interno della galleria, non si sono più verificati sinistri con esiti mortali. Nel decennio, dal 2007 al 2017, stando al numero e alla tipologia delle infrazioni rilevate, possiamo affermare che l’autovelox ha inciso in modo ragguardevole sulla condotta degli automobilisti."

Conclude quindi il primo cittadino di Lonato del Garda: "Ciò che più ci sta  più a cuore oggi è la sicurezza stradale e la salvaguardia della vita della persone".

La richiesta del Comune di Lonato alla Prefettura di riattivare le apparecchiature di controllo della velocità stradale sulla strada provinciale Padana Superiore-Variante di Lonato d/G è quindi un atto finalizzato non a “fare cassa” per il Comune, bensì al ripristino della sicurezza stradale e per la tutela della salute pubblica.

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