Caporalato e ispezioni nei cantieri a Brescia e provincia

Ispezioni nei cantieri in Valle Camonica e nella Bassa Bresciana. Più di cinquanta i lavoratori risultati in nero, e un caso di condanna per caporalato

Caporalato e ispezioni nei cantieri a Brescia e provincia
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Il Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Brescia e l’Arma Territoriale dei Carabinieri, nell'ultimo mese hanno effettuato 20 ispezioni nei confronti di aziende ubicate nella provincia.

Bassa bresciana

E' stato denunciato alla Procura presso il Tribunale di Brescia un imprenditore per “caporalato aggravato”, per aver sottoposto i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno, corrispondendo retribuzioni in modo palesemente difformi dai contratti nazionali, sorvegliandoli a distanza mediante un impianto di videoregistrazione.

Valcamonica

E' stata sospesa l’attività imprenditoriale di un cantiere edile per gravi violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, sono state registrate violazioni penali per oltre 100.000 euro, uno dei lavoratori è stato inoltre trovato in stato “irregolare”. Le altre attività ispettive hanno interessato “case vacanze/multiproprietà” in località sciistiche del territorio camuno, qui sono state riscontrate violazioni in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e personale “in nero”. Sono stati ispezionati inoltre ristoranti/bar, distributori di carburante e autolavaggi, nonché attività lavorative nel settore della “logistica e spedizionieri”, riscontrando anche in questi casi numeroso personale “in nero”.

Il bilancio

Nel solo mese di gennaio sono stati controllati 56 lavoratori di cui 12 sono risultati “in nero”. Sono state contestate ulteriori sanzioni penali ed amministrative per oltre 40mila euro, ed infine sono state sospese tre attività imprenditoriali appartenenti a tre diverse aziende. Le stesse hanno provveduto ad assumere i lavoratori, stipulando con gli stessi un contratto di lavoro per almeno 3 mesi, pagando i contributi a partire dalla data d’inizio del lavoro accertato e pagando le sanzioni elevate, potendo così riaprire l’attività.

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