Bullismo a scuola in Val Camonica: 16enne in comunità

Le vittime, i coetanei con "particolari fragilità personali, quali difetti fisici e disabilità"

Bullismo a scuola in Val Camonica: 16enne in comunità
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Quando il bullismo a scuola diventa un fenomeno incontenibile, le conseguenze possono anche essere gravi. Così è stato per un 16enne della bassa Val Camonica, che era stato denunciato perché minacciava e vessava i compagni a scuola. E' stato sottoposto oggi alla misura cautelare della comunità.

Bullismo aggravato

A 16 anni è finito in comunità, nella quale oggi sconterà il suo primo giorno. Cosa porta un sedicenne a "reiterati atti persecutori", come affermano i Carabinieri? Il giovane aveva reso invivibile l'esistenza scolastica a sette suoi coetanei, passando quindi oltre la categoria di bullo. Sarà ora compito del personale della comunità cercare di contenerlo.

Gli episodi

La persecuzione, raccontano i carabinieri di Breno, cominciava a diventare fuori controllo. Nei compagni perseguiti era evidente "l'ansia, i timori per la propria incolumità e forti disagi a seguire le lezioni".

Spingeva. era manesco, frugava in borse, zaini e giubbini dei compagni alla ricerca di soldi. E se qualcuno osava opporsi, minacciava di far intervenire una banda di certi suoi amici a difenderlo.

Tutto questo avveniva a scuola, sotto gli occhi degli insegnanti che nonostante i ripetuti tentativi di dialogo e provvedimenti disciplinari, non riuscivano a contenere gli atti del ragazzo.

L'ordinanza del GIP

Arriva quindi l'ordinanza del Tribunale per i minorenni di Brescia.

Sono le vittime del bullo, perlopiù, a rendere necessaria quella che è una misura in extremis, soprattutto per un minore. Secondo la testimonianza dei Carabinieri, le persecuzioni "erano principalmente rivolte nei confronti di compagni di classe scelti in virtù di particolari fragilità personali quali difetti fisici e disabilità, prediligendo soggetti di sesso femminile e come tali percepiti dall’indagato come deboli e inferiori".

 

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