Bimbe abbandonate in auto: il Tribunale opta per l'adozione

I giudici hanno respinto l'istanza dei genitori e dichiarato l'adottabilità delle due minori.

Bimbe abbandonate in auto: il Tribunale opta per l'adozione
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Erano state abbandonate in auto in un parcheggio di Borgo San Giacomo, mentre il padre 44enne era in un bar a giocare alle videoslot e la madre, una 23enne, si prostituiva poco lontano.

Alla luce di questi fatti, nonostante l'appello dei genitori,  i giudici del Tribunale dei Minori di Brescia hanno dichiarato l'adottabilità delle due minori di origine romena.

La vicenda

Il caso era avvenuto a fine novembre, quando i carabinieri della Compagnia di Verolanuova erano stati allertati da alcuni passanti che avevano notato in una Bmw serie 3 posteggiata vicina a un bar trattoria di San Paolo due piccole sole: a richiamare la loro attenzione il fatto che la neonata di sette mesi piangesse e che la sorellina maggiore di due anni cercasse di tranquillizzarla.

I carabinieri avevano aperto la porta (non chiusa a chiave), prendendosi subito cura dei pargoli e, poi, si erano messi alla ricerca dei genitori. Una ricerca su due strade: una li aveva portati alla madre, una 22enne rumene, che si stava prostituendo a poca distanza, l’altra al padre 44enne, anch’egli rumeno, impegnato a giocare alle videoslot al bar.

Una situazione drammatica, aggravatasi alcune ore dopo in ospedale: i medici, insospettitisi dell’iperattività della piccola di due anni, l’avevano sottoposta da analisi che avevano evidenziato tracce di cocaina nel sangue.

L'appello dei genitori

Da qui era nata la decisione di sottrarle i genitori e di trasferirle in una struttura protetta. Alla quale, almeno inizialmente, aveva accesso anche la madre: inizialmente perché di fronte al sospetto che la donna riuscisse a far entrare droga nella struttura (i cani avevano fiutato delle tracce nel corso del sopralluogo), i responsabili avevano deciso di trasferire le piccole in un altro luogo e di darne comunicazione alla Procura che aveva avviato le pratiche per l’adottabilità. Una prospettiva inaccettabile per i genitori che hanno chiesto di sospendere per almeno un anno la pratica, dichiarando di essere pronti a farsi aiutare e a cercare un lavoro per affittare una casa dignitosa.

Al via l'adottabilità

L’ultima parola però è spettata ai giudici, che hanno deciso di non accogliere l'istanza dei genitori e avviare le pratiche per dare in adozione le due bambine. Secondo il Tribunale, le bambine verserebbero in uno "stato di abbandono morale e materiale da parte dei due genitori. E' quindi necessario che trovino stabilità all'interno di un nucleo familiare capace di rispondere alle loro necessità affettive e evolutive".

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