Arrestati rapinatori delle catenine

I soggetti sarebbero due ventenni, un ghanese ed un italiano, anch’egli di origine centro africana.

Arrestati rapinatori delle catenine
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Sono stati arrestati i rapinatori della "banda delle catenine" che, nelle settimane scorse, aveva messo in guardia la città.

Le indagini

La Polizia di Stato di Brescia, a seguito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica nella figura del dott. Ambrogio Cassiani, ha arrestato, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Brescia, dott.ssa Elena Stefana, due ragazzi ritenuti responsabili di 4 rapine, uno scippo, lesioni personali e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile hanno permesso di fare luce su una serie di rapine avvenute tra la fine del mese di marzo ed il mese di aprile ai danni di giovanissime vittime, alcune delle quali ancora minorenni (tra essi un ragazzo di soli 13 anni).

I fatti

I fatti si sono verificati in diverse zone del centro città, tra cui via Moretto e piazza Vittoria, scuole e la stazione ferroviaria. Gli oggetti presi di mira dagli indagati erano sempre le collane d'oro indossate dalle vittime, che dopo essere state avvicinate con la scusa di chiedere una sigaretta o proponendo la vendita di fumo venivano aggredite e depredate dei gioielli in oro indossati. A portare via la refurtiva era sempre lo stesso soggetto, spalleggiato dal complice che aveva soprattutto il ruolo di bloccare ogni tentativo di reazione delle vittime, venendo pesantemente minacciate di aggressioni fisiche.

L'arresto

Decisiva è stata ancora una volta l'analisi delle telecamere, che in alcuni dei casi hanno ripreso anche un caratteristico tatuaggio sul volto di uno dei due rapinatori, una scritta sul sopracciglio, che ha consentito di restringere il campo dei sospettati. I soggetti sarebbero due ventenni, un ghanese ed un italiano, anch’egli di origine centro africanaper i quali il GIP ha disposto, rispettivamente, la misura del carcere e degli arresti domiciliari. sono sospettati di far parte di un gruppo più ampio ritenuto responsabile anche di ulteriori episodi, sempre commessi a danno di giovanissime vittime. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, infatti, è stata notificata all’indagato presso il carcere Nerio Fischione dove il giovane si trovava detenuto da qualche giorno in quanto tratto in arresto in esecuzione di analoga misura restrittiva per ulteriori rapine.

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