Adozioni truffa La Cai non andrà a processo

Rabbia per il palazzolese Fabio Selini.

Adozioni truffa La Cai non andrà a processo
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Adozioni truffa: la Cai non andrà a processo. Fa discutere la decisione del giudice del Tribunale di Savona.

Adozioni truffa La Cai non andrà a processo

Una notizia sconvolgente per la famiglia del palazzolese Fabio Selini. La Commissione adozioni internazionali non è stata ammessa in giudizio come responsabile, sotto un profilo civile, dal giudice del Tribunale penale di Savona. La Cai è stata di recente condannata dal Tribunale civile di Roma a risarcire una famiglia per circa 180mila euro per omessa vigilanza. Come quella del palazzolese Fabio, una famiglia vittima del caso delle adozioni truffa del Kirghizistan.

Richiesta negata

Gli avvocati di parte civile avevano chiesto di includere la Cai nel processo penale in corso a Savona. Qui sono imputate, per associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe, due donne legate all'Airone: l'onlus specializzata in adozioni internazionali. Si tratta dell'ex presidente del sodalizio e di un'interprete. Ma niente da fare, richiesta negata. Dunque le famiglie per ottenere un risarcimento dovranno fare ricorso a un Tribunale civile. Quindi altri soldi. L'udienza penale, inoltre, è stata rinviata al 13 dicembre.

Niente scuse

La cosa che fa più male è però la mancanza di scuse da parte della politica. Da parte dello Stato Italiano. Infatti la Cai è un ente istituzionale con sede alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Inoltre, Fabio e le altre famiglie coinvolte in questo scandalo vorrebbero essere riconosciute come vittime. E per questo vorrebbero che venisse istituito un fondo specifico.

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