Abbattuti 27mila tacchini per l'aviaria

Allarme influenza aviaria: abbattuti 27mila tacchini

Abbattuti 27mila tacchini per l'aviaria
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Abbattuti 27mila tacchini per l'aviaria

Abbattuti 27mila tacchini per l'aviaria. Il terribile virus influenzale che attacca i volatili torna a far paura nella Bassa. Il focolaio è stato individuato a San Gervasio, in due diversi allevamenti. L'Ats distretto veterinario di Leno ha messo subito in atto il protocollo di sicurezza, per evitare che l'epidemia si possa espandere. Per questo tutti gli animali presenti sono stati abbattuti.

L'ordinanza del sindaco

Gli allevamenti sono stati da subito posti sotto sequestro dai medici veterinari dell Distretto veterinario di Leno. Per questo il primo cittadino sangervasino ha firmato un’ordinanza che istituiva il divieto di transito temporaneo della strada di ingresso al portale nord del Bosco del Lusignolo lungo la quale si trova l’azienda in questione, per motivi igienico - sanitari per rendere possibili le «operazioni tese a debellare un focolaio di influenza aviaria in un allevamento sito sul territorio del Comune di San Gervasio» si legge nell’ordinanza firmata sabato mattina ma che è poi stata prorogata fino a martedì. Impossibile quindi avvicinarsi all’azienda dove erano al lavoro i veterinari.

Allarme rientrato

Strada chiusa per permettere le verifiche sanitarie del caso

Subito messo in atto il protocollo stabilito dall’Ats per scongiurare il rischio che l’epidemia potesse diffondersi: bloccati i trasferimenti di volatili dagli allevamenti, così come la vendita o il trasporto di uova e derivati. Istituita una zona di protezione nel raggio di tre chilometri dal focolaio e una zona di sorveglianza per un raggio di dieci chilometri. Nei due allevamenti si è proceduto dopo l'abbattimento a eliminare le carcasse e sanificare ed igienizzare i capannoni. Resta alta l'attenzione nei confronti del virus H5N8 che imperversa anche in Veneto e nelle provincie di Mantova, Lodi e Bergamo.

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