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San Giorgio Alto diventa comunale, un grande successo per l'archeologia lombarda.
A donare il sito, i terreni e i resti della chiesa di epoca longobarda con cripta, la famiglia Varoli.
La chiesa di San Giorgio Alto, che sorge sull'omonimo colle di Montichiari, diventa comunale, un'acquisizione che riveste un grande successo per l'archeologia lombarda perchè San Giorgio è uno dei siti longobardi più importanti del Nord Italia.
Donazione spontanea della famiglia Varoli
A darne la notizia oggi, venerdì 24 aprile, l'Assessore alla Cultura Monteclarense Basilio Rodella e il Past, (Palazzo dell'archeologia e della Storia del Territorio) che fa a capo al Gruppo Archeologico Monteclarense.
A donare il sito con i terreni intorno alla Barchessa e i resti della chiesa di epoca longobarda con cripta, la famiglia Varoli.
«È un'iniziativa spontanea che non ha alcuna contropartita economica o urbanistica» ha sottolineato il Sindaco Mario Fraccaro «Si tratta di una notizia straordinaria, per la quale ringraziamo infinitamente la proprietà Varoli, che consentirà di creare un circuito turistico di grande rilevanza. Sarà necessario poi dar vita ad un ente che recuperi fondi per la ristrutturazione e il restauro dell'intero patrimonio storico-culturale e che si occupi della gestione dello stesso. L'obiettivo finale è creare, inoltre, percorsi ciclopedonali da e per il centro città, il che costituirebbe un volano fondamentale per tutto il settore culturale di Montichiari».
Di fondazione longobarda, è coeva alla Pieve di San Pancrazio
San Giorgio, pertinente ad un piccolo monastero dedicato al santo venerato dai Longobardi, venne fondata quasi certamente nella seconda metà dell'VIII secolo e successivamente, nel 1194, trasformata in monastero dei Canonici Regolari. Al suo interno rimane parte della cripta e un affresco raffigurante San Giorgio che libera una fanciulla dal drago.
