Restauro sede sezionale Ana

Questa mattina iniziano i lavori alla Casa del Capitanio, sede degli alpini.

Restauro sede sezionale Ana
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Restauro sede sezionale Ana. Questa mattina iniziano i lavori alla Casa del Capitanio, sede degli alpini.

Restyling della sede

Gli Alpini veronesi si rifanno il look. Se c’è un simbolo per eccellenza delle Penne Nere scaligere, quello è la Casa del Capitanio, attuale sede della sezione veronese dell’Ana. Un edificio che trasuda storia da ogni pietra e che aveva bisogno di una «ritoccatina».

Oggi partono i lavori

Annunciati da mesi, prendono il via oggi gli attesissimi lavori di restauro della sede all’angolo tra via del Pontiere e via Pallone. Un intervento dal costo stimato di circa 150mila euro, che vedrà impegnati restauratori e operai per i prossimi tre mesi.

Centrato l’obiettivo

«Finalmente – commenta soddisfatto il presidente sezionale, Luciano Bertagnoli -. Siamo riusciti a centrare l’obiettivo: per noi si tratta di un edificio a cui siamo molto affezionati. In quei corridoi e in quelle stanze sono passati i nostri Padri». Basti ricordare il Capitano Pietro Cella, decorato con la prima Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria assegnata ad un membro del corpo degli alpini. Il colonnello Davide Menini (Medaglia d’argento al Valor Militare)e il colonnello Giovanni Fincato decorato di due Medaglie d’argento e una Medaglia d’oro al Valor Militare alla memoria,  che nel periodo della Grande Guerra, da Tenente, assunse il comando di un plotone della 145ª Compagnia del Battaglione alpino «Sette Comuni», operante in seno al 6º Reggimento alpini, cosi come anche Cesare Battisti una volta nominato Tenente del Battaglione alpini «Val d’Adige».

Restauro sede sezionale Ana. Questa mattina iniziano i lavori alla Casa del Capitanio, sede degli alpini.
condizioni negli anni ottanta

Architetto e restauratrice, una squadra vincente

I lavori sono stati affidati a chi di Penne Nere se ne intende: la progettista è infatti l’architetto vicentino Elisabetta Mioni, alpina riservista dell’Esercito Italiano. Al suo fianco la restauratrice Laura Borghino, di Desenzano del Garda. «Gli interventi, autorizzati dalla Sovrintendenza e dal Comune, si concentrano principalmente sul restauro delle facciate: pulitura degli intonaci, eventuali rappezzi, pulitura e consolidamento di tutti gli elementi in pietra tra cui il bassorilievo marmoreo di epoca romana sul lato Sud e il portale in stile classico settecentesco sul lato di via del Pontiere, unico residuo della struttura risalente all’edificio originario» spiega l’architetto. Gli operai della ditta Rigon Costruzioni edili di Cologna Veneta saranno impegnati anche nella manutenzione di parte del tetto, per rimediare a eventuali infiltrazioni. Con la collaborazione della ditta Mastec Recinzioni, sarà rinnovato lo spazio verde di fronte all’attuale ingresso della sede: l’area sarà recintata («Per evitare cattive frequentazioni» puntualizza il presidente Bertagnoli) e poi piantumata.

Restauro sede sezionale Ana. Questa mattina iniziano i lavori alla Casa del Capitanio, sede degli alpini.

una foto dell’ottocento

Un restauro cons ervativo

Un restyling in puro stile conservativo, per non perdere nemmeno un grammo del fascino storico della Casa del Capitanio. Edificio sorto nel 1787, era la struttura più importante del complesso della «Caserma A», una delle cinque caserme che andavano dalla Gran Guardia all’Adige, seguendo la cinta magistrale cittadina. La «Caserma A» si affacciava su via Pallone e si prolungava a sud verso l’Adige con una serie di corpi, dei quali l’unico superstite è appunto la Casa del Capitanio che dal 1875 ospitò il Sesto Reggimento Alpini. Negli Anni Ottanta del secolo scorso, l’edificio fu messo a disposizione della sezione Ana di Verona che nel 1990, con il fondamentale finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio, avviò i lavori di restauro. Circostanza che evoca dolci ricordi in riva all’Adige, perché proprio in quell’anno la città ospitò per l’ultima volta l’Adunata Nazionale. A distanza di trent’anni esatti, la sezione guidata dal presidente Bertagnoli, sogna di poter riportare il grande appuntamento a Verona («Nel 2020 celebreremo anche il centenario della nostra sezione» ricordano le Penne Nere scaligere). E tutto, a partire proprio dalla «casa» degli alpini veronesi, deve risplendere. «Vogliamo essere pronti – annuncia il presidente Bertagnoli -. La settimana prossima ospiteremo la delegazione nazionale che dovrà esaminare la nostra candidatura per il 2020».

 

 

L’amministrazione ha fatto la sua parte

I delegati potranno già assistere di persona ai lavori di restauro. Un intervento reso possibile dalla sensibilità dell’amministrazione comunale, proprietaria dell’edificio. «Voglio ringraziare il sindaco Federico Sboarina, l’assessore Marco Padovani e tutti i tecnici degli uffici comunali che hanno seguito e agevolato la pratica consentendo di avviare l’intervento – ricorda Bertagnoli -. Un grazie speciale anche alla Fondazione Cariverona e al suo presidente Alessandro Mazzucco per il prezioso contributo». La ditta Sec Ponteggi e la ditta Media Event hanno coperto le spese relative al noleggio dei ponteggi che rimarranno installati per i prossimi tre mesi. Ma un grazie speciale va anche ai tanti volontari che hanno voluto contribuire a dare nuovo lustro alla sede. Per chi volesse contribuire, è possibile effettuare un versamento tramite bonifico bancario all’Iban  IT 68 U 05034 11730 0000000 20967 indicando come causale «Restauro Casa del Capitanio».

 

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