Prospettive del turismo salodiano: se ne è parlato in Sala dei Provveditori

Prospettive del turismo salodiano: come migliorare, in un'ottica di sempre maggiore specializzazione, un settore in costante ascesa.

Prospettive del turismo salodiano: se ne è parlato in Sala dei Provveditori
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«Prospettive del nuovo turismo salodiano tra cultura, sostenibilità e lusso», questo il titolo del seminario che si è tenuto oggi ( venerdì 29 marzo) in Sala dei Provveditori.

Nel corso della mattinata sono intervenuti il primo cittadino Giampiero Cipani, il presidente della Pro Loco Nicola Tranquilli, Maria Paola Pasini (Docente di storia del turismo, Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia); Valerio Corradi (docente di sociologia del turismo, Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia) e Valeria Mattioli (neo laureata all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia). A moderare l'incontro Massimo Tedeschi editorialista del Corriere della Sera.

Al centro il tema del turismo a Salò

Il lago di Garda è un territorio splendido si sa. A riprova di ciò i dati afferenti le presenze turistiche. Il bacino che si estende su tre sponde conta una media di 24 milioni di presenze l'anno per quasi 8 milioni di arrivi. Il tutto su un territorio che conta 480mila abitanti. Di questi 24milioni la sponda bresciana, di cui Salò è al vertice, ne conta ben 7mila e 700.

Oltre alla bellezza del territorio Salò vanta una storia e un patrimonio artistico di tutto rispetto:

«Considerando le potenzialità della città è possibile pensare ad un progetto che veda Salò come la capitale storico-culturale del Garda e non solo. Così facendo la si destagionalizza rendendola fruibile tutto l'anno. Da questo punto di vista una possibile direzione potrebbe essere il recupero di una memoria critica orientata a valorizzare il passato "contestato" della Repubblica Sociale Italiana. Il tutto sorretto da una governance scientifica che sia garanzia dell'intento non celebrativo e nemmeno apologetico» ha dichiarato Maria Paola Pasini.

Altro tema al centro è stato quello della sostenibilità. Partendo dalla domanda se Salò fosse o meno stato in grado di trovare un giusto equilibrio tra sistema antropico e sistema ambientale, Valerio Corradi ha illustrato tre variabili: la pressione dell'uomo; lo stato dell'ambiente e la risposta da parte del territorio.

La prima voce fa riferimento all'aspetto demografico, a quello turistico sino a quello legato al traffico. Nel secondo caso si parla della qualità dell'aria (i dati ARPA 2016 non hanno rilevato criticità), dell'acqua (Dati ATS 2018 hanno dichiarato che la qualità dell'acqua del lago è eccellente) e della terra (dal 2012 al 2017 l'incremento di consumo del suolo è stato dell'1,7%). Le risposte date in questo senso sono state:

«L'adozione di nuove infrastrutture e la creazione di nuovi parcheggi a ridosso del centro e non solo per fruire la città; la crescita di aree pedonali che attesta un investimento nella camminabilità (walkability), vedi l'estensione della passeggiata a lago fino a 2950 metri. Sta inoltre per partire il servizio di car e scooter sharing su 4 comuni (Peschiera, Desenzano, Padenghe e Salò) con l'aggiunta di nuovi punti di ricarica delle auto elettriche. A ciò si aggiunge inoltre, un notevole incremento della raccolta differenziata che è passata dal 30% (2015) ad oltre l'80% (2018)» ha spiegato Corradi.

In crescita anche l'ospitalità di lusso sul Garda:

«Per ospitalità di lusso intendiamo strutture ricettive a 5 stelle e a 5 stelle lusso. Il Garda conta 13 strutture di lusso, 11 sulla sponda bresciana, una in Trentino e una sulla sponda veronese. A Salò troviamo 8 strutture a 4 stelle. Una a 5 stelle sta per nascere ed è il Travel Charme Il Giardino Resort in località Versine. Si tratta di un edificio a basso impatto ambientale aperto 12 mesi l'anno il che ne fa un tassello importante nella destagionalizzazione».

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