Pastorella rapita e re magio distrutto, indagano i carabinieri

Pastorella rapita e re magio distrutto, indagano i carabinieri
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La fantasia dei balordi non hai mai limite, tanto che al Quartiere Belvedere può capitare che la pastorella di un presepe venga rapita, un re magio distrutto e altre statuine danneggiate.

Pastorella rapita e re magio distrutto, indagano i carabinieri

La famiglia Vagni, proprietaria della ditta "Alfan" confinante con la discoteca "Florida", la mattina di venerdì 8 dicembre si è svegliata con un’amara sorpresa. Nel presepe in vetroresina a grandezza naturale allestito proprio nel cortile della residenza di via Industriale mancavano all’appello una pastorella e uno dei re magi. Non è stato necessario andare troppo lontano. Al di là della recinzione che costeggia la proprietà ecco che sulla striscia di asfalto che lo separa dalla discoteca, Arturo Vagni ha ritrovato in mille pezzi la sua pregiata statua.

Il presepe vivente in oggetto

Il racconto

"Verso le cinque del mattino, dopo aver scavalcato la cinta ed essersi introdotti nella proprietà hanno danneggiato alcune figure, portando via un re magio e una pastora", ci ha raccontato Arturo. "Il primo l’ho trovato in pezzi sull’asfalto al di là della cinta e accanto la Cbbo, mentre devono aver portato via con sè la pastora".

Il presepe era stato installato proprio una settimana prima, nel cortile dell’azienda, che ne è effettivamente proprietaria. Oltre alla natività, presenta alcune scene di vita rurale. La collezione è composta da una decina di statue in vetroresina a grandezza naturale oltre che animali e scenografie. Negli scorsi anni la famiglia Vagni era solita dare in prestito la sua collezione per il presepe allestito nel prato di piazza Roma, dietro la Parrocchiale. Anche qui i personaggi incontravano la fantasia di qualche bullo, ma non si era mai arrivati a livelli simili. "Dallo scorso anno abbiamo iniziato ad allestirlo in azienda ma mai ci saremmo aspettati una cosa del genere".

Al centro dei sospetti starebbe un gruppo di giovani

"Ho sentito diversi rumori verso le 5 del mattino, quando i ragazzi sono usciti dal locale. Ma pensavo fosse la normale “routine” dopo la serata di festa"", ha dichiarato Vagni. "Abitando qui ci siamo quasi abituati. Inoltre quella sera uno dei pullman che doveva riportare a casa i ragazzi (provenienti da diverse province del nord, centro e sud Italia) era in ritardo, quindi è possibile che nell’attesa si siano divertiti così, senza pensare a cosa potevano andare incontro. Quello che non mi spiego è il senso di portar via un manichino vestito da donna". La famiglia intanto ha sporto denuncia alla locale stazione dei carabinieri.

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