Passa il sì all'acqua pubblica ma l'affluenza al referendum è bassa

Per il 96,64% dei bresciani la gestione dell'acqua deve essere esclusivamente pubblica.

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Ieri, 18 novembre, gli elettori di tutta la provincia sono stati chiamati a esprimersi per il referendum sull'acqua pubblica, e anche questa volta la risposta è stata chiara: i bresciani vogliono una gestione pubblica e non privata.

In realtà tutti gli italiani si erano espressi a favore dell’acqua pubblica già nel 2011, quando fu votato il quesito proposto dal Comitato dell’Acqua bene comune. Anche allora la risposta fu chiara: il 95,35% dei votanti era favore dell’acqua pubblica. In Lombardia il 94,1%.

I risultati

I bresciani hanno votato ieri dalle 8 alle 22.

Si sono espressi solo il 22.31% degli aventi diritto per un totale di poco più di 208.777 (ancora mancano due seggi da scrutinare).

Il quesito era: “Volete voi che il gestore unico del Servizio Idrico Integrato per il territorio provinciale di Brescia rimanga integralmente in mano pubblica, senza mai concedere la possibilità di partecipazione da parte di soggetti privati?”. A rispondere sì sono stati il 96,64% dei votanti, un plebiscito, no per il 3,19%.

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I primi commenti

Sebbene l'affluenza sia stata bassa, il referendum passa perché non era richiesto il quorum.

Ecco il primo commento fatto dal Comitato acqua pubblica di Brescia sulla propria pagina Facebook: "Un'analisi sull'affluenza va fatta contestualizzando la campagna referendaria nel suo insieme a partire dal budget a disposizione. Una campagna costata 5000€ che porta questi risultati grazie al lavoro di centinaia di attivisti sul territorio è un successo politico e sociale"

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