Montorfano Prima della Convenzione c'era il Consorzio

Montorfano Prima della Convenzione i i Comuni di Coccaglio, Cologne, Erbusco e Rovato si unirono, ma si sciolsero poco dopo. Era il 1989 quando si cominciò a lavorare per la tutela del Monte.

Montorfano Prima della Convenzione c'era il Consorzio
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Montorfano Prima della Convenzione i quattro Comuni si unirono, ma si sciolsero poco dopo. L'invito degli ex addetti ai lavori è che "non finisca come l'ultima volta".

Montorfano Prima della Convenzione c'era il Consorzio

Il 7 ottobre Coccaglio, Cologne, Erbusco e Rovato hanno sottoscritto una Convenzione per la tutela e la promozione del Montorfano. Ma prima di quest'alleanza fra Comuni c'era già stata l'esperienza del Consorzio di tutela per il Monte. Era nato nel 1989 ed era "morto" pochi anni dopo. Come mai? Cosa andò storto?

Testimonianze degli ex addetti ai lavori

La volontà di unirsi per tutelare il Montorfano risale agli anni Ottanta.

"Nel 1989 nacque il Consorzio per la tutela del Monte, ma a metà degli anni Novanta si sciolse, i rapporti fra le varie Amministrazioni si incrinarono e non se ne parlò più - ha commentato Vincenzo Filisetti, che amministrò Coccaglio come sindaco dal 1980 al 1999 - La firma della nuova Convenzione è senz'altro lodevole e l'auspicio è che si riesca a raggiungere l'obiettivo della costituzione di un Plis (Parco locale di interesse sovra comunale). La storia del vecchio consorzio insegna e l'auspicio è che non si ripetano gli stessi errori".

Nel primo anno di attività del Consorzio vennero stilati e attuati piani di bonifica per le zone degradate, interventi contro la processionaria ed esercitazioni antincendio. "Si è già provveduto al taglio delle piante distrutte dall'incendio occorso nel 1987 nella fascia montana di Cologne, nonché alla potatura e al taglio delle piante infestate dalla processionaria nella zona pertinente i territori di Coccaglio e Rovato - si legge nella relazione consuntiva del primo anno di attività, firmata dal presidente del Consorzio, Lino Lovo - Sono tutt'ora in corso le opere di pinatumazione". Ma poi tutto finì.

L'invito ai sindaci

"Con Lovo venne prodotto un corposo lavoro - ha concluso Filisetti - Ma il Plis non venne mai votato e poi l'allora sindaco di Rovato, Roberto Manenti, rappresentò la sua volontà di sciogliere l'ente sovra comunale. La nostra avventurà terminò così. L'invito agli attuali sindaci è di dare futuro alla nuova Convenzione, facendo attenzione ai sabotatori sempre in agguato".

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