La copia del mitico violino Ole Bull ora al MuSa di Salò

Il violino è una pregiata copia dell'Ole Bull, il più prezioso tra quelli forgiati da Gasparo da Salò. Ora si trova nella sezione liuteria del MuSa.

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La copia del mitico violino Ole Bull ora al MuSa di Salò. La cerimonia di consegna, da parte dell'Amministrazione comunale, della copia del mitico violino «Ole Bull» al museo cittadino si è tenuta oggi (martedì 10 settembre) nella cornice del MuSa, Museo di Salò. Prima di essere riposto nella teca dove potrà essere ammirato dai visitatori, è stato suonato da una violinista coreana diplomata al conservatorio di Seul e da quattro anni allieva della Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona.

La copia del mitico violino Ole Bull ora al MuSa di Salò

Il violino è stato realizzato simbolicamente con il legno degli abeti della Val di Fiemme abbattuti dal ciclone del novembre 2018. La realizzazione è avvenuta da parte degli allievi della Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona.

Il progetto è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione fra l'assessorato Agricoltura della Provincia Autonoma di Trento, la Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, la Comunità Parco Alto Garda e la Federforeste. L'intento perseguito consiste nel sensibilizzare gli spettatori, attraverso la musica, su tematiche importanti come quella relativa alle calamità naturali che hanno colpito il Trentino nel 2018.

Un'occasione, inoltre, per siglare ancora una volta la volontà di collaborazione e di sinergia tra le realtà di Salò e di Cremona che da secoli si contendono la primogenitura dell'affascinante strumento musicale.

Alla cerimonia sono intervenuti il primo cittadino Giampiero Cipani, il direttore del MuSa Giordano Bruno Guerri, il direttore artistico dell'Estate Musicale Gasparo da Salò Roberto Codazzi, il maestro Angelo Sperzaga vice preside della Scuola Internazionale di Liuteria di Cremona, Gabriele Calliari presidente di Federforeste, Davide Pace presidente della Comunità Montana e monsignor Gianluigi Carminati.

L'originale è vincolato da regole testamentarie

L’originale fu del violinista norvegese Ole Bornemann Bull dal quale prese il nome, ora conservato nella sua città natale a Bergen da dove non può essere trasferito in quanto vincolato da regole testamentarie.

La copia fedele del prezioso strumento è stata protagonista della serata del 2 agosto, nell’ambito dell’«Estate Musicale del Garda», la cui direzione artistica porta la firma di Roberto Codazzi e che ha visto esibirsi il violinista Alessandro Quarta in «Alessandro Quarta plays Astor Piazzolla» che i più ricorderanno sul palco del Festival di Sanremo a febbraio 2019 in uno strepitoso duetto con «Il Volo».

Al MuSa ha trovato collocazione nella sezione liuteria nella teca accanto alla bellissima viola Francesco Bissolotti.

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