Inaugurata la sede del Faro a Chiari

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Inaugurata la sede del Faro a Chiari. Oggi pomeriggio il taglio del nastro alla presenza del presidente Elia Facchetti, dell'Amministrazione, del prevosto e di numerosi amici pensionati e simpatizzanti.

Inaugurata la sede del Faro 50.0

E' stato un percorso lungo, ma ce l'hanno fatta. E' stata inaugurata oggi pomeriggio la nuova sede dei pensionati (e non) di viale Bonatelli. Il Faro 50.0 onlus è adesso a tutti gli effetti una vera e propria realtà clarense. Nonostante il tempo, tantissimi sono stati gli accorsi per il taglio del nastro alla presenza del presidente Elia Facchetti, dei vicepresidenti Bruno Saleri e Marino Vezzoli e i membri del Direttivo, del sindaco Massimo Vizzardi, il prevosto Rosario Verzeletti, gli assessori Emanuele Arrighetti e Maurizio Libretti e numerosissimi pensionati e amici. Assenti giustificati più di una cinquantina di associati proprio perchè impegnati in un viaggio organizzato a Ischia dagli stessi pensionati, ma che avrebbero voluto essere presenti all'inaugurazione.

La cerimonia

Le chiavi della nuova sede che ospiterà il Faro erano state consegnate qualche settimana fa, ma solo nel pomeriggio di oggi si è dato ufficialmente il via a tutte quelle attività a cui tantissime persone stavano in realtà già lavorando da tempo. Proprio dopo il taglio del nastro e dei discorsi di introduzione del presidente Facchetti, del primo cittadino e del prevosto, i rappresentati dei tavoli di lavoro hanno infatti presentato agli accorsi i diversi progetti su cui stanno lavorando in base alle più varie tematiche, dalla cultura allo sport, passando per l'ambiente e il tempo libero.

L'associazione dei pensionati

Vero, sarà questa l'associazione dei pensionati e per il pensionati, ma si opererà a scopo sociale e chiunque, sopra i 18 anni, potrà farne parte. Le attività saranno infatti aperte a tutti. In questa realtà confuluiscono i due sodalizi dei pensionati in precedenza presenti sul territorio, ma guai a chiamarla "unione". Questa è infatti una nuova nascita dove si perseguiranno obiettivi comuni e si lavorerà per aiutare gli altri. Questo è stato sicuramente un percorso lungo e non senza complicazioni che ha visto la partecipazione attiva di molti che, insieme all'Amministrazione e agli Uffici, hanno lavorato per questa nuova associazione. Le idee in cantiere sono tante e anche l'iniziale malumore per l'assenza del bar (che da statuto delle onlus non può essere presente, come spiegato dal presidente) sembra essere superato. Immancabile il ricco buffet finale.

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Il servizio completo con ulteriori fotografie e approfondimenti sarà sul numero del ChiariWeek in edicola da venerdì prossimo.

 

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