Il direttore della Dia a Brescia per discutere strategie antimafia

Si è discusso dei tentativi delle organizzazione criminali di infiltrarsi nell’economia legale con particolare riferimento agli appalti pubblici e non solo.

Il direttore della Dia a Brescia per discutere strategie antimafia
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Il Direttore della DIA Gen. Div. CC Giuseppe Governale  ha fatto visita  questa mattina alla Sezione Operativa di Brescia. Nel corso della giornata il Direttore ha incontrato il Procuratore Generale della Repubblica
Pier Luigi Maria Dell’Osso ed il Procuratore Distrettuale Tommaso Buonanno.

Strategie contro la criminalità

Il direttore della Dia ha incontrato anche il Prefetto di Brescia, Annunziato Vardè, con il quale ha discusso
delle attività di contrasto ai tentativi delle organizzazione criminali di infiltrarsi nell’economia legale con particolare riferimento agli appalti pubblici.

Il Direttore della Dia ha, infine, conferito con il personale dell’articolazione bresciana soffermandosi sulle strategie operative da adottare per il contrasto della criminalità organizzata di stampo mafioso, presente nell’area orientale della Lombardia.

I sequestri dei beni alle mafie

Nell’ultimo anno sono stati sottratti beni, illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata, per circa 1 milione di euro a seguito di proposte di applicazione di misure di prevenzione antimafia avanzate dallo stesso Direttore della DIA.

È stato, altresì, posto l'accento sull’importanza delle informazioni antimafia, che hanno permesso di fornire all’Autorità Prefettizia significativi elementi di valutazione utili per l'adozione di diversi provvedimenti interdittivi e dinieghi di iscrizione alle  white list, per un totale di 11 provvedimenti adottati nel Distretto di Corte d’Appello negli ultimi 12 mesi.

Il Direttore, esortando a proseguire nel cammino intrapreso sull’aggressione ai patrimoni illecitamente accumulati dalla criminalità organizzata ed al costante monitoraggio degli appalti pubblici in stretta coordinazione con i Prefetti del Distretto, ha quindi sottolineato l’importanza dell’approfondimento investigativo delle segnalazioni di operazioni sospette antiriciclaggio.

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