Fondazione Mazzocchi Museo del baco in Valenca Alta

La Valenca Alta si trasformerà in una sorta di cascina del tempo, dove si potranno riscoprire storie, lavori, tradizioni e stili di vita di una volta.

Fondazione Mazzocchi Museo del baco in Valenca Alta
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Fondazione Mazzocchi Museo del baco in Valenca Alta. Il sodalizio ha chiesto finanziamenti alla Cariplo e ottenuto la cascina in comodato gratuito dalla Casa di Dio.

Fondazione Mazzocchi Museo del baco in Valenca Alta

Un Museo del baco da seta con tanto di laboratori, attività e spazi per l’onoterapia e le associazioni. E’ questo il progetto della fondazione Pompeo e Cesare Mazzocchi.

"Abbiamo stilato una convenzione con la Casa di Dio, proprietaria della cascina Valenca Alta in via Caselle, per poter usufruire dei locali in comodato d’uso gratuito". Così ha spiegato il presidente della fondazione, Alberto Facchetti.

"E’ un contratto ventennale e lungimirante, pensato per ripristinare gli ambienti della cascina, riportarla all’antico splendore e allestirvi il Museo del baco da seta, collegato a doppio filo con quello giapponese inaugurato a settembre".

La Valenca Alta si trasformerà quindi in una sorta di cascina del tempo, dove si potranno riscoprire storie, lavori, tradizioni e stili di vita di una volta.

La storia della Valenca Alta

"Nella sua plurisecolare storia, la Valenca Alta è stata una vera e propria istituzione per le comunità di Coccaglio, sotto la cui giurisdizione da sempre ricadono Castrezzato, Rovato e Chiari". Ha spiegato Facchetti.

La cascina Valenca Alta venne costruita a partire dal 1540. La donazione della cascina al Comune risalirebbe al 1614. Fu l’ereditiera franciacortina Grandiglia Facchetti a cederla a Coccaglio insieme al gigantesco appezzamento delle Valenche, che comprendeva ben trecento piò bresciani.

Nel corso dei secoli la Valenca Nuova ha ospitato e sfamato centinaia di famiglie.

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