Folla, lacrime e applausi ai funerali di Nadia Toffa VIDEO

La madre: "Proteggici bellissima, proteggici forte, proteggici guerriera, ci mancherai".

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Folla, lacrime e applausi ai funerali di Nadia Toffa. La cerimonia si sta chiudendo in questo momento (sono da poco passate le 12 di venerdì 16 agosto) nel Duomo di Brescia. La cattedrale, così come la piazza, è gremita.

Folla, lacrime e applausi ai funerali di Nadia Toffa

Cattedrale e piazza gremite per l'ultimo saluto a Nadia Toffa, conduttrice televisiva morta martedì a 40 anni dopo aver combattuto per due anni e mezzo contro un tumore. La camera ardente è rimasta aperta anche ieri, giorno di Ferragosto, mentre alle 10.30 sono cominciati i funerali in Duomo, officiati da padre Maurizio Patriciello, parroco di Caivano (in provincia di Napoli), simbolo della lotta nella Terra dei Fuochi. A chiedere che officiasse padre Patriciello era stata la stessa conduttrice, che si era occupata spesso del tema nei suoi servizi per la trasmissione Le Iene. "Nadia era una iena e una colomba, forte e dolce", l'ha ricordata il sacerdote.

Presente anche una delegazione giunta da Taranto, di cui Nadia era cittadina onoraria, e guidata dal presidente del Consiglio comunale della città.

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In cattedrale i colleghi de Le Iene

Prima dell'inizio dei funerali l'ideatore de Le Iene Davide Parenti, con Pablo Trincia, Matteo Viviani, Filippo Roma, Enrico Lucci e Dino Giarrusso, ha deposto sulla bara bianca di Nadia la cravatta nera, simbolo della trasmissione. Lacrime e applausi per la giovane bresciana che, come ha ricordato in una lettera il vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada, "è sempre stata fiera di essere bresciana". Tantissimi i colleghi storici e i fan della conduttrice presenti dentro e fuori le mura del Duomo.

Il ricordo del vescovo Tremolada

Letta in Duomo anche la lettera inviata dal vescovo di Brescia, Pierantonio Tremolada.

"In punta di piedi ma con sincero affetto vorrei farmi vicino ai familiari di Nadia Toffa e condividere nella speranza, per quanto mi è possibile, il loro grande dolore. Lo faccio come vescovo di questa cattedrale, nella quale si è voluto dare l'ultimo saluto ad una donna che si è sempre dichiarata fiera delle sue origini bresciane. Mi affianco ai suoi colleghi di lavoro e alle tante persone che l'hanno conosciuta, per rendere onore al suo indomito coraggio, al suo sorriso gentile, alla sua lotta contro la disonestà, ma soprattutto alla sua passione per la vita, la vita vera. La affido a Colui che la fede cristiana ci insegna a chiamare “Padre celeste” e ci esorta a invocare come “Dio della speranza e della Pace. La accolga Lui nella felicità di quel Regno, cui ogni essere umano è destinato. Possa lì continuare il suo inno alla vita. Per i suoi cari invoco dal Signore forza e consolazione."

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L'ultimo saluto: "Proteggici guerriera"

Disperati, i familiari di Nadia l'hanno salutata per l'ultima volta mentre la sua bara candida usciva dal Duomo. Tantissimi gli applausi. "Proteggici bellissima, proteggici forte, proteggici guerriera, ci mancherai", ha gridato la madre di Nadia, in preda al pianto.

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