"Europa in piazza": il mercato europeo sbarca a Iseo

L’edizione 2019 l'evento vedrà la presenza di circa 110 espositori che si disporranno lungo le vie e piazze del centro cittadino.

"Europa in piazza": il mercato europeo sbarca a Iseo
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Dopo il successo delle precedenti edizioni, torna ad Iseo - dal 12 al 14 aprile - “Europa in Piazza”, il Mercato Europeo del commercio ambulante di FIVA Confcommercio (Federazione Italiana Venditori Ambulanti), con il patrocinio e il supporto del Comune di Iseo.

"Europa in piazza": il mercato europeo sbarca a Iseo

Una piazza cosmopolita in cui si respirerà aria europea. Una piazza i cui tratti più esotici avranno le bandiere della Tunisia, dell’Ecuador, della gastronomia tailandese o del Senegal. Ma i pezzi forti verranno dal cuore del Vecchio Continente.

L’edizione 2019 l'evento vedrà la presenza di circa 110 espositori che si disporranno, durante i 3 giorni, lungo le vie e piazze del centro cittadino, tra viale Repubblica e piazza Garibaldi.

Le proposte

Tantissime e di tutti i tipi le proposte delle eleganti strutture del Mercato Europeo che, con i loro sapori e colori internazionali, trasporteranno il cuore di Iseo nel centro dell'Europa e del Mondo: dall'artigianato ai prodotti tipici, e poi ancora dolci da tutto il continente, bevande e gastronomia. Ampissimo anche l'orario di apertura per favorire al massimo i visitatori: venerdì dalle 17 a mezzanotte, sabato e domenica sempre dalle 9 del mattino a mezzanotte.

A farla da padrona sarà la gastronomia mitteleuropea. Da Salisburgo un trio di specialisti del palato offrirà le specialità tradizionali tirolesi e austriache: canederli e speck affumicato, salsicciotti per tutti i gusti, torta sacher e i deliziosi brezen, il pane tipico del Tirolo, normalmente salato, ma anche ricoperto di cioccolato o ripieno di mele. Protagonista anche lo strudel in tutte le sue varianti: alla mela, alla frutta, alla cannella.

Per appetiti più robusti, invece, sembra fatto apposta il grill gigante del tedesco Markus Foog, direttamente da Amburgo. Qui tutto è di misura maxi: wuerste da mezzo chilo, spiedini di mezzo metro e colossali stinchi di maiale. Roba per stomaci capienti. Come la carne della Turingia aromatizzata alla birra scura e gli immancabili sauerkraut, naturalmente accompagnati da birra a fiumi.

Più delicate ma non meno gustose le polpette di ceci e spezie – le celebri falafel – dello stand israeliano, che propone, oltre ad una varietà di proposte vegetariane, anche, menù con carne di agnello. Tutto preparato all’istante, sotto gli occhi dei visitatori. Lo stesso vale per la paella dello stand spagnolo di Juan Solbas, direttamente da Valencia. Il riso è presentato nella sua versione di pesce, la cosidetta paella valenciana, appunto. I visitatori ammireranno padelloni che sfamerebbero una caserma.

Dalla Russia arrivano invece le ricercatezze di questo Mercato, pezzi forti per gli appassionati e gli intenditori: vodka e caviale nero. L’ideale per un regalo di pregio, da fare – perché no? – anche a se stessi.

Il Mercato Europeo non è solo per chi ha fame

Per i bambini, uno stand da non perdere è quello di giochi artigianali in legno ungheresi. Coloratissimi, originali, fatti rigorosamente a mano, più volte hanno stravinto il premio per il banco più originale.

Per chi ama arredare la casa secondo il tradizionale e prestigioso stile british, allora niente di meglio delle porcellane inglesi. Prodotte da un consorzio di artigiani dello Staffordshire che lavorano come si faceva nell’Ottocento, hanno più volte fatto il pieno di gradimento. Piatti, vassoi, vasi, tazze di tutte le misure sono andate a ruba: non di rado John Miller è tornato a casa senza più una teiera; senza un barattolo delle celebri confetture inglesi (al lampone, alla fragola, all’arancia: tutte da provare) o senza una confezione di cheddar, l’unico formaggio britannico (piccante o dolce) conosciuto in tutto il mondo.

Iseo è anche particolarmente fortunata, perché il mercato si tiene nella stagione ottimale per la produzione dei celebri bulbi olandesi. Il loro periodo di conservazione è molto limitato, e in aprile ci sono le condizioni ideali per trapiantarli. Non tutte le città le città toccate dal circuito di mercati Fiva Confcommercio li hanno avuti, in primavera avanzata molti visitatori sono rimasti con l’amaro in bocca. Dirk van de Wardt, da Amsterdam, racconta: “C’è gente che li ha visti e acquistati a Rivoli in marzo, e mi ha chiesto quando sarei tornato. Molti mi hanno promesso che in settembre sarebbero venuti da lì persino a Rovigo o Piacenza. Fanno 300 km per i miei fiori, incredibile”.

Resta da dire che in questo serpentone coloratissimo, suggestivo, non saranno da meno gli operatori italiani. Presenti col meglio del meglio, tra alimentari e non. Grappa veneta e friulana, peperoncini di Calabria, sott’olio e non, ripieni e non, pasticceria siciliana, salumi del Mugello, formaggi sardi,

birra artigianale non pastorizzata. Stampe d’epoca, complementi d’arredo, cosmetici biologici e tanto altro. Una kermesse molto attesa e circondata d’entusiasmo, c’è da scommetterci.

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