Epidemia polmonite si allarga a Bedizzole

Finora l'epidemia di polmonite l'aveva risparmiato e, invece, da ieri sera anche Bedizzole entra a fare parte dei Comuni colpiti 

Epidemia polmonite si allarga a Bedizzole
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Finora l'epidemia di polmonite l'aveva risparmiato e, invece, da ieri sera anche Bedizzole entra a fare parte dei Comuni colpiti

Epidemia polmonite

Tra i territori colpiti dall’epidemia di polmonite entra così a far parte anche Bedizzole. Il primo, e per ora unico, ricovero del paese risale a ieri sera quando una signora anziana si è recata in ospedale. “Il Comune questa mattina si è subito messo in contatto con l’ATS, ma per ora non si hanno ancora notizie ufficiali  riguardo lo stato della malattia e non è ancora stata chiarita la causa batterica della polmonite”, ha dichiarato il vicesindaco Flavio Piardi cercando di porre subito un freno ad  allarmismi.  La signora colpita dall’epidemia abita in centro e di conseguenza lontano dal fiume Chiese che gli esperti hanno considerato come una possibile fonte dell’origine del batterio.

Anche su questo punto  il vicesindaco si è espresso: “Il batterio della legionella è presente in tutte le acque e sarebbe pericoloso se si moltiplicasse, ma non possiamo considerare la presenza del batterio nel nostro fiume come un segnale d’inquinamento come, invece, molti hanno sostenuto”.  Nel paese sono state svolte le analisi sullo stato delle acque e non è stato riscontrato nulla di anomalo. L’Amministrazione comunale ha definito e  la situazione “sotto controllo”. Piardi parla per rassicurare la popolazione: “l’A2A e l’ATS hanno svolto i regolari controlli sulle acque del nostro acquedotto che scorrono nella rete idrica senza riscontrare anomalie ed irregolarità nei parametri: l’acqua è potabile”.

Commenti
carlo mancuso

Non ero a conoscenza che la polmonite fosse infettiva e che potesse manifestarsi in forma epidemica. Anni or sono in questa stagione ,si ebbero parecchi casi di polmonite,alcuni anche gravi a Genova , ma pensai a coincidenze e non proprio epidemia. Comunque, sempre in questi casi è bene arrivare alla causa iniziale e allo sviluppo della malattia, anche per esperienza futura.

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