Emergenza aviaria, Coldiretti bisogna prepararsi per evitare nuove epidemie

Summit di Coldiretti al Brixia Forum ieri pomeriggio per inquadrare la situazione dell'emergenza aviaria e delineare le strategie future

Emergenza aviaria, Coldiretti bisogna prepararsi per evitare nuove epidemie
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Il summit di Coldiretti per l'emergenza aviaria

Uno solo scopo: salvare il comparto avicolo. Questo l'obbiettivo primario di Coldiretti presentato durante l'incontro di ieri pomeriggio sull'emergenza aviaria. Il tutto con richieste precise ai due ministeri quello dell'agricoltura e quello della salute. Non è da dimenicare infatti l'importanza dell'avicoltura, un settore che è fondamentale per l'agroalimentare italiano che contra 100mila addetti e che fattura dieci miliardi di euro.

I relatori

Per fare il punto della situazione, sulle misure di prevenzione e soccorso già adottate a livello regionale e nazionale e su quelle che potrebbero essere messe in campo nel prossimo futuro, tanti i relatori al tavolo al Brixia Forum. In primis Ettore Prandini, residente di Coldiretti Brescia, Coldiretti Lombardia e Vicepresidente Nazionale Coldiretti; Giorgio Apostoli, Coordinatore Nazionale Zootecnia Coldiretti; Fabio Rolfi, consigliere regionale e presidente commissione Sanità e Politiche Sociali Lombardia;  Gianni Comati, presidente del Distretto della Filiera Avicola Lombarda; Giuseppe Blasi, capo Dipartimento Direzione Generale Sviluppo Rurale MiPAAF; Raffaele Borriello - direttore ISMEA e Piero Frazzi, direttore Generale Assessorato Sanità Regione Lombardia.

I punti fondamentali

Sostegno agli allevatori, biosicurezza, blocco dei mutui e misure per il futuro: questi i temi toccati dai relatori. Ora che il Ministero ha stanziato i fondi per risarcire i danni agli allevamenti, è necessario però evitare infatti di ritrovarsi in una situazione di emergenza. Fondamentale è ora analizzare la situazione enon farsi cogliere impreparati alla prossima influenza. Ciclicità che sta diventando strutturale per il comparto. Questo può essere fatto con una strategia che deve essere comune a tutto il comparto e con una seria campagna vaccinale. Il tutto in ottica che sia anche comunitaria e che non penalizzi il settore italiano.

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