Confermati scarichi a lago inquinanti anche alla Maratona di Desenzano

«Il fatto che l'equivalente di 3-4000 abitanti mediamente scarichino a lago ogni giorno da decenni quanto fuoriesce dalle proprie fosse biologiche o peggio direttamente dai propri impianti solo in uno dei tanti scarichi presenti lungo le nostre coste lascia senza parole»

Confermati scarichi a lago inquinanti anche alla Maratona di Desenzano
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Confermati scarichi a lago inquinanti anche alla Maratona di Desenzano.

Studio

Gli studi commissionati all'Università degli Studi di Brescia dal comune di Desenzano tra il 26 marzo e l'11 giugno 2018 relativo al monitoraggio di alcuni inquinanti nelle acque in uscita dallo scarico a lago situato all'inizio del parcheggio Maratona a Desenzano confermano la presenza di sostanze inquinanti.

Dopo la conferma per l'acqua gialla a Rivoltella i dati confermano anche in questo caso i sospetti di Wwf Brescia e Bergamo e del Movimento Cinque Stelle di Desenzano.

«Tale scarico dovrebbe in teoria veicolare a lago il corso naturale del Rio Pescala che nasce nelle campagne desenzanesi e, attraversando il sottosuolo del nostro centro storico, giunge a lago nel punto indicato; nella realtà però tale percorso è stato in passato utilizzato come fosse una condotta fognaria e vi scaricano tuttora un numero imprecisato di allacciamenti domestici e forse non solo, portando a lago quotidianamente e in ogni condizione meteo, oltre alle acque del rio anche quantitativi di reflui fognari, come facilmente intuibile semplicemente soffermandosi ad osservarlo - scrivono in una nota dal Movimento Cinque Stelle - Non stupisce quindi affatto quanto emerge dallo studio, che conferma e sancisce in modo scientifico ed inequivocabile quanto da noi sempre sostenuto e denunciato, ovvero che da quello scarico a lago, come anche da altri, escono giornalmente in modo costante acque di tipo misto con presenza evidente di reflui fognari, che non dovrebbero finire a lago bensì nel collettore. Quello che lascia invece basiti sono i numeri che emergono dallo studio, dove si parla di valori di sostanze organiche corrispondenti a diverse migliaia di abitanti equivalenti, e addirittura della presenza di sostanze provenienti da fonti non domestiche quindi potenzialmente di tipo industriale o zootecnico. Il fatto che l'equivalente di 3-4000 abitanti mediamente scarichino a lago ogni giorno da decenni quanto fuoriesce dalle proprie fosse biologiche o peggio direttamente dai propri impianti solo in uno dei tanti scarichi presenti lungo le nostre coste lascia senza parole».

Controlli

«In questo quadro desolante spiccano e si evidenziato i limiti e le lentezze che hanno caratterizzato e continuano a caratterizzare le istituzioni a tutti i livelli che di questo tema dovrebbero e avrebbero dovuto occuparsi, cominciando da Gardauno che ha gestito il servizio per anni vantando utili record e bilanci eccellenti senza muovere un dito per sanare questa e tante altre situazioni simili, passando poi la palla ad Acque Bresciane subentrata da pochi mesi che ad oggi sembra non aver ancora ben compreso la gravità della situazione, citando anche i vari organi di controllo come la Provincia di Brescia, la stessa ARPA, e ATS che in questi anni hanno continuato a rilasciare autorizzazioni allo scarico in palese infrazione senza mai pretendere da parte del gestore interventi risolutivi di alcun genere, per finire con le amministrazioni che hanno sempre dedicato quote marginali degli investimenti all'ammodernamento della rete rimpallandosi responsabilità e competenze con l'ente gestore trascinando il problema senza mai affrontarlo veramente».

Interventi

«Abbiamo tre scarichi a lago fortemente inquinanti certificati ufficialmente, altri la cui contaminazione è altrettanto evidente in attesa che qualcuno si decida a fare le dovute analisi (per esempio scarico posizionato tra il porto di Rivoltella e la Spiaggia d'Oro sotto la passerella pedonale) - concludono i penta stellati - Il gestore della rete responsabile degli scarichi Acque Bresciane che si è impegnato entro marzo 2019 a grigliare gli scarichi degli scolmatori del collettore intercomunale (intervento minimale che non risolve certamente il problema ma almeno ne limita su quegli scarichi gli effetti più grossolani) ma di cui ad oggi non sono ancora disponibili i progetti esecutivi, ci chiediamo se bastavano 4 mesi per fare tali interventi come mai li stiamo aspettando da 15 anni, l'Amministrazione di Desenzano che non ha previsto alcun intervento (0 Euro di investimenti per il 2019) sull'ammodernamento della rete fognaria cittadina per il prossimo anno.

Gli interventi che sarebbero necessari sono indubbiamente costosi e complessi, ma nella situazione in cui siamo non possiamo permetterci di rimandarli ulteriormente, ogni giorno che passa è tempo prezioso che viene perso e centinaia di litri di acque sporche che nel frattempo si mescolano alle acque del nostro lago».

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