Con #cuoriconnessi si combatte il cyberbullismo

L’iniziativa vuole fornire ai giovani internauti consigli utili per un uso consapevole e responsabile della tecnologia

Con #cuoriconnessi si combatte il cyberbullismo
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Con #cuoriconnessi si combatte il cyberbullismo, Il progetto educativo è stato promosso dalla Polizia di Stato e Unieuro.

Con #cuoriconnessi si combatte il cyberbullismo

Passa anche da Brescia la campagna teatrale di sensibilizzazione sul delicato tema del cyberbullismo. La Polizia di Stato scende in campo insieme a Unieuro, con l’obiettivo di sensibilizzare bambini, adolescenti, ragazzi e famiglie, sui rischi e pericoli di un uso distorto di internet. Oggi, alle ore 10, all'auditorium “San Barnaba” verrà proiettato il docufilm "#cuoriconnessi". Saranno presenti circa 250 studenti degli Istituti scolastici di Brescia. Con il suo film l'autore Luca Pagliari farà capire l’importanza delle parole in tutte le sue sfumature attraverso filmati e testimonianze dirette.

Un uso cosciente della tecnologia

L’iniziativa, che gode del Patrocinio del Comune di Brescia, vuole fornire ai giovani internauti consigli utili per un uso consapevole e
responsabile della tecnologia. Lo scopo, infatti, è far comprendere le conseguenze che questo fenomeno può generare nella vita di un ragazz. I messaggi, le immagini e i video caricati in rete oggi si diffondono in maniera incontrollata. Questi restano presenti nel
web per sempre, creando problematiche che possono anche avere conseguenze drammatiche. Il progetto vuole infatti sia informare, sia dare gli strumenti per prevenire episodi di cyberbullismo, attraverso un’opera di responsabilizzazione in merito all'uso della “parola”.

Le tappe della campagna

La campagna, che prevede la proiezione del docufilm #cuoriconnessi e le testimonianze di persone direttamente toccate
da azioni di cyberbullismo, farà tappa, dopo Milano, Genova, Reggio calabria, Catanzaro e Scalea anche nei teatri e nelle scuole di Torino,
Collegno, Cremona, Mestre, Padova, Ravenna, Reggio Emilia, Modena, Parma, Rovigo e Roma. L’iniziativa non lancia accuse, ma vuole offrire uno spunto di riflessione per avviare importanti considerazioni sul peso delle parole, sul loro valore e sulla loro potenza, ma anche sulle responsabilità degli adulti.

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