Assessore Bordonali premia gli agenti Sul podio anche i bresciani

Assessore Bordonali premia gli agenti Sul podio anche i bresciani
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Durante la cerimonia realizzata in occasione di San Sebastiano, patrono degli agenti, alla giornata regionale della Polizia locale alla Villa Reale di Monza l’assessore Bordonali ha premiato gli agenti lombardi che si sono particolarmente distinti per meriti di servizio nel 2016, sul podio anche i bresciani.

Assessore Bordonali premia gli agenti Sul podio anche i bresciani

“Grazie per ciò che fate quotidianamente. I lombardi ve ne sono grati e la Regione Lombardia vuole premiare ogni anno gli agenti che si sono distinti per particolari meriti di servizio. Avete salvato vite umane e avete reso la Lombardia più sicura grazie al presidio del territorio”, ha detto l'assessore alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione di Regione Lombardia Simona Bordonali.

Gli agenti bresciani premiati

Polizia Locale di BRESCIA - Assistente Alessandro Bonetti (30 maggio 2016. Libero dal servizio, notava un noto spacciatore della zona del Centro Storico cittadino, di origine tunisina e pluripregiudicato, aggirarsi tra i cassonetti della nettezza urbana e raccogliere un voluminoso pacchetto. Mentre lo pedinava, avvisava i colleghi della Squadra Operativa con i quali, successivamente, procedeva al fermo del malvivente, recuperando il grosso involucro che conteneva sostanza stupefacente del tipo EROINA del peso di 50 grammi)

Polizia Locale di MONTICHIARI - Comm. Capo Cristian Leali - Ass. scelto Silvano Salvi - Ag. scelto Andrea Rebuffoni - Ag. scelto Omar Pezzaioli - Ag. scelto Marco Zana - Agente Luisa Busi - Agente Giacomo Fola (A seguito di attività investigativa, denominata “baby gang 2”, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Brescia, dopo un’attività d’indagine complessa, traevano in arresto n. 8 soggetti e ne deferivano in stato di libertà altri 24, resisi responsabili, a vario titolo, di reati di prostituzione minorile, detenzione e produzione di materiale pedopornografico, tentate lesioni gravissime, turismo sessuale, adescamento di minori e violenza sessuale. Reati commessi in Montichiari e nella province di Brescia, Verona, Bolzano, Lecce, Bergamo, Cremona, Reggio Emilia, Mantova e Padova. Nel corso dell’indagine venivano sequestrate presso le abitazioni degli indagati oltre 100.000 foto pedopornografiche. Veniva inoltre individuato un soggetto, affetto da HIV, il quale consumava rapporti sessuali non protetti e a pagamento con ragazzi di età compresa tra i 20 ed i 30 anni, i quali erano totalmente ignari della malattia infettiva dell’uomo. Dell’operazione veniva data ampia diffusione a livello nazionale sui principali Tg e sulle principali testate giornalistiche).

 

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