Un antibiotico poteva salvare la piccola Nicole

La bimba di Gottolengo è morta ad aprile a 4 anni

Un antibiotico poteva salvare la piccola Nicole
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Un antibiotico poteva salvare la piccola Nicole

Un antibiotico poteva salvare la piccola Nicole. E' quanto emerso dai risultati dell'autopsia sul corpo della bimba di 4 anni di Gottolengo scomparsa lo scorso aprile a causa di un'otite. Quindici i medici iscritti nel registro degli indagati. Ma l'attenzione si è concentrata sulla pediatra di famiglia che dopo la visita non le prescrisse un antibiotico che avrebbe attenuato l'infiammazione. Questo, come si legge nei verbali, avrebbe potuto essere decisivo nella sua cura e guarigione. Dubbi anche sulla visita ricevuta al pronto soccorso dell'ospedale di Manerbio, che ha dimesso la piccola come se avesse un banale mal di orecchie.

Il lungo calvario

Nicole Zacco era arrivata all'ospedale di Manerbio il 30 marzo scorso. Il giorno seguente dopo aver consultato il Pronto soccorso della Poliambulanza era arrivata presso gli Spedali Civili di Brescia, dove però la situazione era già piuttosto grave. Nonostante il tempestivo intervento all'orecchio e alla testa, l'infezione era già troppo estesa e la piccola è deceduta. Nel mirino delle indagini partite subito dopo il decesso le varie responsabilità dei medici che hanno visitato la bambina. Ed ora i genitori chiedono giustizia e chiarezza su quanto accaduto alla loro unica figlia, seguiti dall'avvocato Walter Ventura.

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