Controlli fiscali pilotati: alcuni indagati sono usciti dal carcere

In manette erano finiti tre finanzieri, un comandante della Locale, imprenditori e professionisti.

Controlli fiscali pilotati: alcuni indagati sono usciti dal carcere
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Controlli fiscali pilotati: alcuni indagati sono usciti dal carcere. In manette erano finiti tre finanzieri, un comandante della Locale, imprenditori e professionisti.

Controlli fiscali pilotati: alcuni indagati sono usciti dal carcere

Controlli fiscali "pilotati": l'inchiesta aveva scosso il territorio. Dietro le sbarre, martedì 7 maggio, erano finiti non solo imprenditori e professionisti, ma anche tre militari della Guardia di Finanza e il comandante della Polizia Locale di Castrezzato. Un totale di sette persone. Ma ora qualcosa si è mosso e le posizioni degli indagati colpiti dalla misura di ordinanza cautelare in carcere, accusati a vario titolo di corruzione, favoreggiamento e accesso abusivo a sistemi riservati, sono cambiate.

Fuori dal carcere

Natalina Noli, titolare dello studio di consulenza a Castrezzato attorno al quale girava tutto il sistema incriminato, è uscita dal carcere e ora si trova agli arresti domiciliari. Questo perché durante l’interrogatorio ha collaborato, rendendo confessione piena. Sabato mattina anche il finanziere in pensione Marco Gisonna è uscito da Canton Mombello e ora si trova anche lui agli arresti domiciliari. Nei giorni scorsi sono usciti di prigione anche il comandante della Polizia Locale di Castrezzato Matteo Olivari e il commercialista Giorgio Passeri.

Tribunale del riesame: un finanziere a piede libero

L’ispettore della Guardia di Finanza di Chiari, Antonio Piccolo, è ora a piede libero. L’avvocato Luigi Frattini aveva chiesto davanti al Tribunale del Riesame l’annullamento della misura cautelare e oggi, Piccolo, residente a Castrezzato, è tornato a casa. Resta ovviamente indagato. Ancora in carcere il luogotenente della Guardia di Finanza Antonio Romano e l’imprenditore di Castrezzato Mauro Sala.

L'indagine

L'indagine è stata avviata dagli stessi finanzieri e segnalata alla Procura di Brescia. All’esito dell’attività investigativa, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria e della Compagnia di Chiari hanno individuato una serie di connessioni illecite tra l’imprenditore ed esponenti della Pubblica Amministrazione (tra cui il funzionario dell’Agenzia delle Entrate Davide Scifo), che vedeva come "baricentro" proprio il noto studio di consulenza. Di fatto svolgeva un ruolo da intermediario per "pilotare" i controlli fiscali.

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