Una vita da social campagna educativa per sensibilizzare

2 ragazzi su 3 dichiarano di avere avuto esperienza diretta o indiretta di cyberbullismo, a Brescia un'iniziativa per scoprire opportunità e limiti del web

Una vita da social campagna educativa per sensibilizzare
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Una vita da social” arriva alla sua 5^ edizione con 47 tappe sul territorio nazionale e europeo. Giovedì 3 maggio a partire dalle ore 9.00 Piazza Duomo ospiterà studenti e docenti con l’obiettivo di scoprire come prevenire rischi e pericoli della rete.

La campagna

Un momento educativo itinerante realizzato dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università, della Ricerca e del Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza. Un’offerta più ampia quella di quest’anno con particolare attenzione al tema della Fake News in cui ancora troppe persone rischiano di imbattersi. "Una vita da social" è un progetto possibile grazie anche alla connessione virtuale con gli utenti followers, in queste edizioni si sono incontrati oltre 1 milione e 300mila studenti, ottenendo 121.000 like sulle pagine Twitter e Facebook e 12 milioni di utenti attivi mensili sui temi della sicurezza online.

Il cyberbullismo e i social

E’ ancora un fenomeno in crescita, ma l’obiettivo è quello di ridurre le vittime e prevenire episodi di violenza, molestie online e diffamazione attraverso un’opera di responsabilizzazione della parola. Ancora una volta spazio al mondo dei social, con l’hashtag #unaparolaeunbacio gli studenti potranno lanciare il loro messaggio positivo contro il cyberbullismo.

Opportunità e limiti

Gli operatori della Polizia Postale, attraverso un truck allestito con un’aula didattica multimediale, avranno modo di incontrare gli studenti, i genitori e gli insegnanti sui temi della sicurezza online. Il direttore del Servizio di Polizia Postale e delle Comunicazioni Nunzia Ciardi spiega “Il fenomeno internet offre opportunità di crescita, ma mette gli adolescenti faccia a faccia con i rischi che molto spesso vengono sottovalutati. La nostra responsabilità è quella di diffondere una cultura della sicurezza in rete, è importante formare e sensibilizzare direttamente a scuole così che questo mondo possa essere un’opportunità e non un limite".

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