Il cibo dipinto arriva ad Asola

Il Comune di Asola sta ospitando la mostra a carattere nazionale di quadri e collezioni lombarde "Il cibo dipinto" sita all'interno del Museo Civico "Goffredo Bellini".

Il cibo dipinto arriva ad Asola
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Il Comune di Asola sta ospitando la mostra a carattere nazionale di quadri e collezioni lombarde "Il cibo dipinto" sita all'interno del Museo Civico "Goffredo Bellini".

 

La decisione

L’assessore alla cultura Luisa Genevini ha lavoro molto per definire tutti i dettagli della grande mostra d’arte a carattere nazionale «Il Cibo Dipinto: Quadri da Musei e Collezioni Lombarde», ideata dall’amministrazione comunale per l’Antica Fiera dei Morti presso il Museo Civico «Goffredo Bellini». L’importante rassegna espositiva si potrà visitare fino a domenica 28 gennaio 2018.

 

 

Le opere

Le opere oggetto dell’evento espositivo non sono di proprietà del Comune di Asola ma di prestatori esterni quali il Comune di Cremona con il Museo civico “Ala Ponzone”, il Comune di Casalmaggiore con il Museo Diotti e di collezionisti privati. La rassegna si propone come sintesi visiva di un percorso culturale che vede un legame stretto tra opere d’arte e cultura gastronomica di un’area geografica che ha saputo mantenere nel tempo la propria identità e tradizione.

 

La storia dei quadri

L’intera penisola italiana è un prezioso scrigno di luoghi dove le tradizioni e la cultura per la buona tavola appartengono al vivere comune. In questo forziere esistono piccoli tesori, come l’area padana della Lombardia, che offrono notevoli spunti di interesse e di riflessione. I tratti comuni del territorio, quali la morfologia pianeggiante del terreno e l’abbondanza d’acqua, hanno influenzato in maniera inequivocabile la dedizione al lavoro agricolo. Lo sviluppo delle coltivazioni e degli allevamenti, l’incremento dei prodotti ottenuti e la capacità di trasformazione degli stessi, determinano tradizioni centenarie che, perpetrate sino ai giorni nostri, invadono ancora le nostre case e la vita dell’era contemporanea. I dipinti selezionati per l’esposizione, che spaziano tra il XVII e il XX secolo, propongono al visitatore un percorso che palesa questo legame inscindibile di arte e cultura gastronomica.

 

La collaborazione con le scuole

A corollario della mostra il servizio didattico per le scolaresche permetterà un’indimenticabile esperienza che andrà a toccare soprattutto il senso del gusto. Dall’altro per tutti i visitatori ci sarà l’opportunità di degustare piatti tipici cucinati nei ristoranti locali sparsi sul territorio, che rimandano ai prodotti e alle pietanze raffigurate nelle opere d’arte esposte. Sono previste, infine, conferenze e dibattiti a tema, riguardanti la cucina e le tradizioni gastronomiche locali e la storia della natura morta nell’area padana.

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