Vive in auto da mesi La drammatica storia di un padre disoccupato

L'uomo da febbraio dorme nella sua macchina al parco Metelli.

Vive in auto da mesi La drammatica storia di un padre disoccupato
Pubblicato:

Vive in auto da mesi: la drammatica storia di un padre disoccupato. Tutta la disperazione del palazzolese Ciro Zambello.

Cesare Donati e Ciro Zambello

Vive in auto da mesi La drammatica storia di un padre disoccupato

Una volta aveva tutto: una casa e un buon lavoro. Ora, invece, dorme in auto all'interno del parco Metelli. Al freddo. Questa è la storia drammatica, angosciante di Ciro Zambello, padre di quattro figli. Erano cinque, ma l'anno scorso la più piccola è morta di leucemia a soli 7 anni. Da febbraio non ha più un tetto sopra la testa. L'uomo, classe 1966 originario di Napoli, lavorava a Ospitaletto alle acciaierie. L'azienda è fallita e dal 2014 vive con 300 euro al mese che praticamente usa per la benzina. Per scaldarsi. Dei 900 euro di Cassa integrazione, oltre 400 euro sono pignorati per dei finanziamenti fatti in passato, gli altri servono per il mantenimento di due dei quattro figli che abitano con la seconda moglie.

Il racconto disperato

"Non riesco più a vivere così, sono stanco e non so cosa farò se la situazione non cambierà - ha spiegato Ciro, mentre ci mostrava la sua casa parcheggiata nel parco Metelli - Quest'estate non era un problema, ma ora inizia a fare freddo. Mi hanno dato una cuffia per ripararmi la testa. Mi facevo la doccia al parco, ma ora fa troppo freddo". Ciro viene aiutato da alcune persone, tra cui il custode del parco Antimo Liguori, che lavora per il Movimento cooperativo palazzolese. A pranzo mangia grazie al mensa di Francesco di Capriolo, un gruppo che aiuta le persone in difficoltà. "Senza di loro sarei perso - ha proseguito Ciro, ormai arrivato davvero al limite - Non riesco nemmeno ad andare in ospedale per dei controlli. Non ho i soldi e ho paura di quello che potrebbero dirmi. A febbraio ho avuto anche un attacco ischemico. Ho pensato anche al suicidio".

Chiede aiuto

"Quello che chiedo è solamente la possibilità di avere una casa dove dormire - ha concluso Ciro - Ora uso il baule come armadio. Dal 2012 a febbraio ho abitato in via Gorini, ma poi mi hanno sfrattato. Non riuscivo a pagare. Per un po' ho dormito in macchina nel parcheggio delle poste di Mura. Ultimamente sono stato all'Aler a Brescia e mi hanno detto che c'era la possibilità di avere una casa. Poi sono stato in Comune. Ma qui mi hanno risposto di non illudermi, perché ci sono persone che hanno più bisogno di me. Soprattutto cittadini stranieri con dei figli. E' possibile che passino anche degli anni. Come faccio?".

Insieme a Ciro c'è anche il palazzolese classe 1970 Cesare Donati. Lui ha una casa, ma vive con la pensione di invalidità. Paga un affitto di 300 euro al mese e ne prende 500. "Mi hanno staccato luce e gas perché non riesco a pagare - ha spiegato Cesare che da 8 anni convive con un terribile tumore al cervello, prima faceva il carpentiere - Qualche sera ho dormito con Ciro in auto e ora mi hanno fornito una stufetta". Anche lui chiede aiuto al Comune. I due palazzolesi si sentono abbandonati. Cosa sarà di loro?

Seguici sui nostri canali