Stranieri rimpatriati grazie al lavoro dei militari di Verolanuova

Stranieri rimpatriati grazie al lavoro dei militari di Verolanuova
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Questa mattina alcuni cittadini sono stati rimpatriati perché non in regola con documenti e normativa.

Rimpatri ed espulsioni

Si è conclusa stamane mirata attività finalizzata al rimpatrio ed espulsione di cittadini non in regola con la normativa sugli stranieri mediante controlli da parte dei militari del Comando della Compagnia Carabinieri di Verolanuova nelle stazioni ferroviarie, parchi pubblici e principali arterie di comunicazione in tutto il territorio della bassa bresciana, in sinergia con l’Ufficio Immigrazione della Questura di Brescia.

Denunce

Durante i medesimi controlli sono state denunciate varie persone per reati differenti dalla ricettazione, alla truffa, ai reati collegati alla droga.

Ricettazione

Un senegalese classe 1975 è stato denunciato per il reato di commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione(artt.474 e 648 CP), in quanto, durante i controlli alle arterie dicomunicazione da parte di pattuglia della Stazione di Leno, è stato trovato in possesso di 25 giubbini e jeans contraffatti marca Colmar, Moncler, Woolrich,
Armani e Jeckerson occultati all’interno dell’autovettura che conduceva.

Scambio d'identità

Due pakistani classe 1986 sono stati denunciati per sostituzione di persone e tentata truffa in danno della pubblica amministrazione in concorso. Durante l'esame di lingua italiana ai fini del rilascio del permesso di soggiorno per
lungo periodo (propedeutico alla cittadinanza) uno dei due si era sostituito all’altro non in grado di passare l’esame davanti alla commissione di italiano. La commissione aveva richiesto l’intervento della pattuglia carabinieri di Bagnolo Mella per verificarne l’effettiva identità.

Droga

Un marocchino di 31 anni alla vista della pattuglia della Stazione di Pontevico ha pensato bene di ingerire le sostanze stupefacenti che deteneva,fortunatamente poche dosi, finendo la sua esperienza presso l’Ospedale di Manerbio, dove veniva sottoposto a lavanda gastrica.

I successivi esami hanno permesso di appurare che aveva ingerito ogni tipo di sostanza, dall’eroina alla cocaina, dall’anfetamina ai cannabinoidi. Una volta ripresosi veniva portato presso il CIE di Torino.

 

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