Presidio contro il maxi depuratore sul Chiese a Salò

Presidio contro il maxi depuratore sul Chiese in piazza Vittoria a Salò. Ferma la volontà nel contrastare la collocazione a Gavardo e Montichiari.

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Il «Tavolo Associazioni Fiume Chiese e lago d'Idro» insieme al Tavolo di lavoro provinciale «Basta Veleni» hanno indetto un presidio simbolico nella Città di Salò, nella piazza antistante il Municipio, che si è tenuto oggi (sabato 3 agosto).

L'obiettivo perseguito dagli organizzatori

«Il presidio vuole divulgare ai  salodiani andando nella loro Città, ai gardesani e ai turisti in genere l'informazione più trasparente sull'assurdità della ipotesi in progetto da sei anni e che, dall' ottobre 2018, ha individuato Gavardo e Montichiari quali località dove scaricare nel fiume Chiese la depurazione del medio-basso lago di Garda, basata su una logica concettuale prepotente, che oltre a voler essere invadente verso un altro bacino imbrifero manifesta anche una assenza di fierezza territoriale, la quale invece se ci fosse nella classe dirigente gardesana farebbe divenire il ricchissimo lago di Garda anche un esempio sotto l'aspetto dell' efficienza nel sistema fognario, separando acque nere da quelle bianche e installando sistemi di depurazione all'avanguardia, non invasivi, gestendo il tutto autonomamente.

Invece oggi la comunità dei trenta Comuni dell'asta del fiume Chiese, che il Lago di Garda vuole invadere con due mega impianti per depurare i suoi reflui per 200mila persone equivalenti, sta reagendo orgogliosamente opponendosi a questo progetto e si rivolge alla comunità gardesana per dirle che essa dimostri di saper adeguare la sua rete fognaria separando le acque bianche da quelle nere, e rispetti la logica della natura realizzando collettamenti a caduta secondo la morfologia del suo territorio, ed esca dall' attuale fase di prepotenza con la quale vorrebbe pompare i suoi reflui su per le colline moreniche per farli scaricare nel Fiume Chiese. Ipotesi assurda, aberrante, che la comunità del Chiese mai accetterà».

Il portavoce del «Tavolo delle associazioni che amano il fiume Chiese e il suo lago d'Idro» Gianluca Bordiga si è così espresso:

«Il Garda vorrebbe approfittare della debolezza economica e del minor prestigio dei territori afferenti al bacino del Chiese per addossare il suo fardello della depurazione. Lo consideriamo un principio inaccettabile. Sul Garda ci sono infatti le risorse economiche che permetterebbero di dar vita ad un sistema di depurazione all'avanguardia oltre che da esempio a livello europeo, come già si sta facendo in altri laghi».

A portare il suo sostegno al presidio anche Carmine Piccolo presidente del «Comitato Salute Pubblica La Corsa della Vita Montichiari» il quale a corsa ha percorso oltre venti chilometri attraversando i territori di Gardone Riviera, la frazione salodiana di Barbarano e giungendo poi a Salò (IL VIDEO).

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