Pesce contaminato ritirato dal mercato per l'eccesso di istamina. Allerta salute

Si tratta di alici in olio di semi di girasole, ritirate per il rischio sindrome sgombroide

Pesce contaminato ritirato dal mercato per l'eccesso di istamina. Allerta salute
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Non tutto il pesce conservato è buono: è stato il Ministero della Salute a diramare l'allerta salute per pesce contaminato. Il produttore è Conserve Coradi Italia srls con sede a Ospitaletto.

Qual è il prodotto

L'istamina contenuta in questi lotti era oltre il limite consentito per legge. Con questa motivazione numerosi lotti di "Alacce stese in olio di semi di girasole" saranno ritirati dagli scaffali dei supermercati.

Nello specifico si tratta del prodotto con marchio Capricci di Franciacorta della Ditta Coradi.

Attenzione ai lotti di pesce contaminato

I lotti oggetto di richiamo sono tre: AB143 contenuti nelle anfore di vetro da 314 ml, peso netto 280 gr. TMC 10/2018, AB314 contenuti nelle anfore di vetro da 580 ml, peso netto 250 gr. TMC 04/2019 e in ultimo AB355 contenuti nelle anfore di vetro da 580 ml, peso netto 280 gr con TMC 05/219.

La sindrome sgombroide

La sindrome sgombroide è una patologia simil-allergica risultante dall'ingestione di pesce alterato. È una delle più frequenti intossicazioni da prodotti ittici, seconda solo alla ciguatera. Assomiglia nei sintomi all'allergia alimentare, per questo non sempre viene debitamente segnalata.

La sindrome sgombroide può derivare dall'inappropriato trattamento del pesce durante l'immagazzinamento o la lavorazione; quando per l'innesco di processi di degradazione si producono quantità importanti di istamina.

"Le manifestazioni cliniche dell' intossicazione riguardano l'apparato gastrointestinale (nausea, vomito, diarrea) il sistema nervoso centrale (vertigini, cefalea), la cute (rush) ; raramente si osservano disturbi respiratori e ipotensione. L'inizio della sintomatologia è rapido (20-30 minuti dall'assunzione dell'alimento) e i disturbi, abitualmente di lieve entità, si risolvono generalmente in breve tempo; solitamente durano meno 24 ore".

Così comunica in questi giorni lo Sportello dei Diritti, con sede a Lecce, responsabile della segnalazione in oggetto.

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