Liberi dalla violenza Cambiare si deve e si può

Il 25 novembre è ogni giorno dell'anno.

Liberi dalla violenza Cambiare si deve e si può
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Anche a Roncadelle, il grido contro la violenza sulle donne è risuonato forte e chiaro. Sono state numerose le iniziativa approntate in occasione della giornata mondiale per l'interruzione della violenza sulla popolazione femminile. Iniziative mirate, testimoni della sensibilità che l'Amministrazione comunale da sempre ha dimostrato (e continuerà a dimostrare) verso questo tema. A collaborare con la giunta, inoltre, è stata la consulta cittadinanza attiva con idee e progetti volte a promuovere il tema e a dire "no" alla violenza.

Un Comune in rosso

Il drappo rosso, esposto in Comune per alcuni giorni, è stato il momento zero. Un faro per ricordare a tutti le vittime dei maltrattamenti e la necessità di fermalo. A diverse attività commerciali, inoltre, è stato proposto di predisporre "il posto occupato". Un sedia speciale, riservata a tutto le donne che hanno subito violenze e abusi. In 60 hanno risposto e altrettante sedie, là, nei negozi, sono state esposte per dire a queste donne che non sono sole.

In prima linea anche la biblioteca, che nel corso dell'iniziativa ha predisposto uno spazio con libri, opuscoli e una bibliografia dedicato all'argomento. Promuovere, informare, sensibilizzare: questi gli obiettivi del progetto in rosso, integrato inoltre, sabato mattina dalla distribuzione di materiale informativo davanti al comune e alle scuole.

Liberi dalla violenza

 

Fulcro del ciclo di eventi è stata però l' incontro "Liberi dalla violenza: capire per cambiare". Relatori della serata Chiara Rossini, attivista e operatrice nel centro anti violenza "casa delle donne", e Aldo Braga, psicologo e psicoterapeuta per "il cerchio degli uomini", un centro di ascolto per gli uomini che maltrattano le donne. Un incontro, un dialogo intergenerazionale dedicato sia a chi subisce violenza che a chi la provoca. Un incontro per capire quali sono i meccanismi e gli stereotipi che portano ad essa. Ma, soprattutto, come si può agire concretamente per cambiare e spezzare l'incubo. Ad introdurre la serata due giovani donne, la flautista Lucia Boniotti e, alla lettura, Lucia Martinelli. Accanto a loro l'assessore alla cultura Stefania Lamberti per ribadire, a nome dell'Amministrazione e della consulta, quello che tutti si augurano: che il 25 novembre non sia una giornata isolata ma, di fatto, ogni giorno dell'anno.

 

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