La banda del rame è tornata all'attacco

La banda del rame è tornata nel paese dell'Alto Mantovano.

La banda del rame è tornata all'attacco
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A Castel Goffredo, la banda del rame è tornata a far danni a soli pochi mesi di distanza dall'ultimo furto. I malviventi sono tornati all'attacco nella notte tra il 24 e il 25 novembre.

I danni

Il rame è stato scelto come bottino in quanto è tra i metalli più nobili della edilizia. Per prelevare il nobile metallo sono stati aperti circa 40 tombini su 49, tutti posizionati sulla ciclabile del paese. Un numero impressionante, quindi, se si conta anche che tutti erano debitamente cementati e saldati.

Dove avvengono i furti

I furti avvengono quasi sempre sul chilometro della ciclabile che costeggia il torrente Tartaro. Specificatamente, è nel percorso salute, che è parallelo a viale Prof. B. Ubertini. Il tratto considerato è quello che parte dalla rotonda di via Rassica e arriva fino alla rotonda di strada Brughiere. L’accesso è quello del parcheggio dell' ex officina meccanica di Giovanni Boglioli e del Pet store.

Le conseguenze

Il furto della preziosa refurtiva ha reso l’intera area senza luce. Gli accessi del percorso non sono stati sigillati. Il tratto pedonale è impenetrabile in orario serale, poiché si rischia di cadere nelle buche. Il valore economico dei soli tombini è di 9 mila euro, più quello delle tonnellate di rame e la manodopera per risistemarlo.

 

Valentina Li Puma

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