Green Hill, pubblicata la sentenza della Cassazione che conferma la condanna dei vertici

Confermato che l'eutanasia non si fa con leggerezza

Green Hill, pubblicata la sentenza della Cassazione che conferma la condanna dei vertici
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Condannati quindi Ghislaine Rondot, Roberto Bravi direttore dell'allevamento, che eseguiva le direttive impartite dei primi due, e Renzo Graziosi, veterinario. Sono noti come "i vertici" dell'allevamento di Beagle di Green Hill. La notizia ha preceduto di qualche mese l'assoluzione dei veterinari dell'Ats di Lonato in Corte d'Appello. Risale a questi giorni la pubblicazione della sentenza.

L'eutanasia non si fa con leggerezza

Formalizzata la condanna dell'ottobre dello scorso anno, quando la Cassazione sanciva che non c'erano irregolarità procedurali nei primi due gradi del processo, confermando la violazione degli articoli 544bis e 544ter del Codice penale, che definiscono il maltrattamento di animali.

Il testo della sentenza

Questa una parte del testo di condanna: "in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, senza necessità, privando i 2639 cani di razza Beagle detenuti nell'allevamento dei loro pattern comportamentali, li sottoponevano a comportamenti insopportabili per le loro caratteristiche etologiche, analiticamente descritti nell'imputazione, anche eseguendo la tatuatura degli stessi con aghi [...] e tagliavano loro le unghie fino alla base, cagionando rotture dei vasi sanguigni; con l'aggravante della causazione della morte di alcuni cani Beagle. Al capo B, si contesta agli stessi soggetti, nelle stesse vesti, di avere, in concorso tra loro, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso e senza necessità, se non quella di liberarsi di animali non più vendibili sul mercato, di avere cagionato la morte mediante eutanasia di alcuni cani Beagle".

Green Hill, sentenza storica

Quello che dice la sentenza è in sostanza che nonostante siano previste delle deroghe alle leggi che riguardano il maltrattamento agli animali, in questo caso comunque i maltrattamenti sono avvenuti.

Ricordiamo che le deroghe riguardano le cosiddette "leggi speciali" su caccia, pesca, allevamento e macellazione, oltre a sperimentazione scientifica e attività circense. Inoltre, alle manifestazioni storiche e culturali, che vengono autorizzate dalla Regione competente.

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