Contro il disarmo nucleare la carovana delle donne fa tappa a Ghedi

Oggi davanti alla base militare, in via Castenedolo 85, alle 14 sarà presente anche Giovanna Pagani presidente di WILPF (Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà).

Contro il disarmo nucleare la carovana delle donne fa tappa a Ghedi
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Contro il disarmo nucleare la carovana delle donne oggi fa tappa a Ghedi. Lunedì 20 novembre alle ore 14  la Carovana delle donne per il disarmo nucleare si muoverà da Ghedi, contemporaneamente alle partenze da altri luoghi significativi ( Aviano – Livorno – Pisa – Trieste – Napoli – Sicilia – Sardegna, ove si trovano basi e porti nucleari). La carovana confluirà a Roma il 10 dicembre davanti al Presidente della Repubblica cui si chiede di ricevere una delegazione della Carovana stessa. Il 10 dicembre  verrà consegnato il premio Nobel per la pace 2017 a ICAN ( Campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari).

Oggi

L’appuntamento è a Ghedi davanti alla base militare, in via Castenedolo 85, alle ore 14 di lunedì 20 novembre dove sarà presente anche Giovanna Pagani presidente di WILPF (Lega Internazionale Donne per la Pace e la Libertà).

Perchè da Ghedi?

"Perchè - si legge nel comunicato - è una base militare tristemente famosa in quanto da lì sono decollati  I tornado che hanno bombardato l’Iraq e l’Afghanistan, che hanno partecipato a “missioni di pace” in molti paesi, fra I quali la Libia, la ex Jugoslavia e la Siria. A Ghedi, inoltre, sono stoccati 20 ordigni nucleari, le famigerate bombe B61 destinate ad essere presto sostituite dalle maggiormente micidiali B61/12 più idonee ad essere montate sui nuovi caccia F35. Bisogna anche ricordare che la base di Ghedi dovrebbe essere chiusa ai sensi del trattato di non proliferazione delle armi nucleari. Uno degli scopi principali della Carovana, che verrà illustrato al presidente della Repubblica, è quello di ottenere che l’Italia sottoscriva il bando delle armi nucleari approvato dall’Onu il 7 luglio 2017".

L'iniziativa

"Di questi tempi l’iniziativa della Carovana è quanto mai opportuna e necessaria - continua il comunicato - se guardiamo ai venti di guerra atomica e ai tanti generali e capi di stato emuli di stranamore che predicano soluzioni finali. La Carovana delle donne per il disarmo nucleare è sostenuta a livello nazionale da molte associazioni pacifiste e antimilitariste. E' necessario che anche a Brescia, in Lombardia e in altre regioni vicine, ci si mobiliti il più possibile per partecipare alla sua partenza da Ghedi".

 

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