Benzinaio abusivo scoperto dalla Guardia di Finanza

Sotto sequestro il deposito carburanti di una ditta nell'Alto Mantovano.

Benzinaio abusivo scoperto dalla Guardia di Finanza
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Benzinaio abusivo scoperto dalla Guardia di Finanza. Sotto sequestro il deposito carburanti di una ditta nell'Alto Mantovano.

Benzinaio abusivo scoperto dalla Guardia di Finanza

I militari di Castiglione delle Stiviere hanno sequestrato un deposito di carburanti contenente oltre 26mila litri di gasolio. Il materiale era di proprietà di un’azienda di autotrasporti con sede nell’Alto Mantovano. All’azienda, regolarmente autorizzata alla gestione di un impianto di distribuzione carburanti, sarebbe stato consentito il solo rifornimento dei propri automezzi. L’autorizzazione prevedeva l’assoluto divieto di cessione del carburante a terzi, sia a titolo oneroso che gratuito. Tuttavia le indagini hanno consentito di accertare che in tale impianto si rifornivano abitualmente non solo i mezzi aziendali, ma anche automezzi di altre imprese di autotrasporto o di persone non autorizzate.  Attraverso una minuziosa analisi della documentazione, inoltre, è stato constatato che negli ultimi 4 anni sono stati illecitamente ceduti circa 1 milione e 500mila litri di gasolio. Di questi, circa 450mila sono stati utilizzati per il rifornimento di automezzi che non è stato possibile identificare.

Controlli a tappeto: lotta all'evasione fiscale

A seguito di tale illecito, gli enti di competenza, oltre all’irrogazione delle sanzioni amministrative, hanno provveduto a revocare definitivamente le rispettive autorizzazioni per l’esercizio dell’impianto. Di conseguenza, sia l’impianto che il gasolio sequestrato, pari a circa 26.500 litri, sono stati oggetto di confisca, come previsto dalla normativa vigente. Inoltre, le Fiamme Gialle di Castiglione delle Stiviere hanno eseguito specifici controlli fiscali sia nei confronti dell’impresa titolare dell’impianto, sia dei proprietari degli automezzi illecitamente riforniti. Proprio quest’ultima attività ha consentito di scoprire 4 imprese evasori totali, cioè sconosciute al Fisco sebbene operanti a tutti gli effetti. Inoltre è stata accertata una base imponibile sottratta a tassazione ai fini delle imposte sui redditi per due milioni di euro ed I.V.A. evasa per oltre mezzo milione. La società titolare del deposito ha già provveduto a regolarizzare la propria posizione fiscale avvalendosi del ravvedimento operoso, versando circa 150mila euro all’Erario e garantendo così un gettito immediato.

L’operazione di servizio portata a termine dai finanzieri rientra tra le molteplici attività del Corpo svolte a contrasto degli illeciti economico – finanziari. Questi generano, oltre ad un mancato gettito tributario, una grave concorrenza sleale a danno di tutti gli operatori commerciali che operano nel pieno rispetto della legalità.

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